mercoledì 24 settembre 2008

IL PENSIERO UNICO

Caro lettore,
ripartiamo dall’autunno, iniziamo questo cammino giornalistico proiettati verso una stagione politica incandescente.
L’istruzione e la ricerca sono i due parametri fondamentali, insieme alla giustizia ed all’informazione, per garantire al nostro paese, democrazia e libertà, nonchè sviluppo.
Il ministro Gelmini, con una mano dà e con l’altra toglie.
In che senso vi chiederete. Giusto rivalutare il comportamento degli studenti e quindi ripristinare il voto di condotta, giusto altresì inserire l’educazione civica nei programmi scolastici.
In uno Stato dove il senso civico è sempre piu’ “snobbato” da altri falsi valori come l’apparenza e l’egoismo sociale, lo spirito di corpo e l’onestà intellettuale saranno un eccellente antibiotico contro la malattia del decadimento culturale.
Cosa “scippano” allora i primi provvedimenti posti in essere dal Ministero della pubblica istruzione?
La libertà d’insegnamento!
La scuola elementare era l’unico livello d'istruzione da non riformare.
Un insegnante per le materie scientifiche, uno per la lingua italiana e la letteratura ed uno per la storia e la geografia, infine uno per la lingua straniera. Dall’anno prossimo tornerà il maestro unico. Perchè?
La crisi economica è grave, dove si taglia? Sull’istruzione e la ricerca. I due terzi degli insegnanti precari perderà il posto. La SISS non è piu’ presente tra i corsi post universitari.
L’altra ragione, per i maligni come me è rappresentata dalla volontà di voler limitare la libertà d’insegnamentoe quindi di pensiero: un maestro unico porta ad un unico ragionameto, un unico ragionamento al pensiero unico.
De Gasperi c’insegnava: “il politico pensa alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni”. Silvio Berlusconi ha perso definitivamente il treno per divenire uno statista.
I fondi per la ricerca già da diverse finanziarie sono al minimo storico.
Nel 2013 votate con coscienza. A Novembre, in Abruzzo iniziamo a dare un senso a quel diritto al suffragio universale che la Resistenza ci ha dato, attraverso il sangue dei partigiani.

Emanuele Mancinelli

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io sono ancora più malizioso. Ho infatti il sospetto che la sospensione della SSIS con questa tempistica sia da ricollegare ad una polemica scoppiata qualche settimana fa sugli insegnanti meridionali che abbasserebbero, secondo la Lega, il livello delle grandi scuole del Nord e non permetterebbero agli studenti padani, come il figlio di Bossi, di esprimere le proprie potenzialità padane: l'episodio scatenante fu la bocciatura causata dalla tesi sul federalismo di Cattaneo secondo Bossi, dall'ignoranza di suo figlio secondo gli insegnanti (il figlio del senatùr in un intervista di qualche tempo fa dimostrò di non sapere il nome della città in cui avvenne la disfatta di Napoleone!).

Ebbene, nel chiedere meno insegnanti terroni e più insegnanti polentoni, i leghisti misero in luce come fosse necessario eliminare la necessaria abilitazione professionale per l'insegnamento e permettere ai neolaureati di accedere alla didattica senza passaggi intermedi. Questo perché non ci sono sufficienti cittadini nordici con l'abilitazione, ragion per cui per soddisfare la richiesta era necessario ricorrere ai "sudici".

Mi pare evidente, stante la tempistica, che si tratti di un regalo dato in pasto al nazionalismo padano (passatemi il termine per favore, lo so che è un obbrobbio!).

Inoltre, sottolineo come la Gelmini, fresca di nomina al Ministero, si vantò di avere l'intenzione di aumentare lo stipendio dei ricercatori (promessa che fanno tutti i ministri dell'istruzione da 20 anni a questa parte ma nessuno mantiene). Siccome lo stesso trucchetto lo aveva usato Mussi due anni prima, dicendo di voler portare lo stipendio a 1000 euro (lanciando la campagna "se potessi avere mille euro al mese"), lei andò addirittura oltre, perché annunciò che mille euro restavano pur sempre una miseria dopo una vita di studi e che sarebbero stati necessari, a suo parere, almeno 1200/1300 euro.

Dato che sono interessato alla ricerca ma sono scoraggiato dai 700 euro al mese che mi darebbero (mi converrebbe fare il cameriere), sto aspettando che la Gelmini dia seguito ai suoi proclama.