domenica 28 settembre 2008

COM'E' FINITA LA VICENDA DELL'AUMENTO DELLE TASSE ALL'UNIVERSITA' DI TERAMO ? LEGGETE ANCHE I COMMENTI LASCIATI SU PRIMADANOI.IT

Università Teramo, «aumentano le tasse per laboratori che non esistono»
Articolo pubblicato da www.primadanoi.it il 04/07/2008 alle ore 9.28



TERAMO. I gruppi studenteschi dell'Università di Teramo contestano la Presidenza del Consiglio degli Studenti e l'aumento delle tasse deliberato ieri dal Consiglio di Amministrazione dell'Ateneo.


I rappresentanti dei gruppi studenteschi Giovani Italia dei Valori (GIV), Alleanza Studentesca, Lista Aperta, Movimento Indipendente Universitario, hanno protestato contro l'introduzione di contributi specifici deliberata ieri in Consiglio di Amministrazione dell'Università, che porterà ad un «aumento delle tasse ingiustificato» per gli studenti delle facoltà umanistiche.
Gli aumenti riguarderanno, infatti, le facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche: «gli studenti», spiegano i rappresentanti degli studenti, «saranno costretti dall'anno prossimo a sborsare 30 euro in più come contributo per laboratori inesistenti e affatto previsti nei piani di studi dei loro corsi di laurea».
Gli iscritti alla facoltà di Scienze della comunicazione, invece, unici ad usufruire di alcuni laboratori, dovranno dal canto loro corrispondere 50 euro annue. «Gli studenti del polo di Colleparco, di conseguenza», continuano i rappresentanti, «saranno in maggioranza illegittimamente tassati per servizi di cui né usufruiscono né necessitano».
Questo, secondo la ricostruzione dei giovani, sarebbe stato possibile «perché il presidente del Consiglio degli studenti, Sonia Amendola, rappresentante della Facoltà di Medicina Veterinaria eletta nelle fila del gruppo studentesco Ateneo Sport e Cultura ha, contrariamente al voto e alle dichiarazioni dei Rappresentanti di Alleanza studentesca e di Lista Aperta, trasmesso parere positivo all'aumento delle tasse voluto dal Rettore Mauro Mattioli, dopo non essere stata, peraltro, presente alla seduta Senato Accademico che ne prevedeva l'introduzione».
Le associazioni studentesche, proprio per questo hanno annunciato di voler sfiduciare Sonia Amendola «per il comportamento tenuto che è andato non solo contro la corretta prassi istituzionale adottata negli organi di ateneo, ma anche contro ogni interesse degli studenti del Polo umanistico».
I rappresentanti dei gruppi studenteschi: Giovani Italia dei Valori (GIV), Alleanza Studentesca, Lista Aperta, Movimento Indipendente Universitario, hanno protestato contro «l'abbassamento illegittimo del reddito equivalente introdotto nella seduta odierna, che porterà ad un aggravio di spesa illegittimo per tutti gli studenti».
Il limite di riferimento di appartenenza alla prima fascia precedentemente fissato a 32.879, «invece di essere aumentato, in adeguamento all'inflazione, è stato indebitamente abbassato a 30.000 euro».
Di conseguenza, dal nuovo anno accademico molti studenti prima iscritti in prima fascia si ritroveranno in seconda «con un aggravio notevole sulle tasse di iscrizione e l'accesso a vari benefici. Per questo abbiamo intenzione di avviare una seria di iniziative contro la politica rettorale». Aggiunge Mancinelli Emanuele, rappresentante degli studenti a Teramo e responsabile GIV Università per il Centro
Italia: «è inaccettabile che il nostro Presidente del Consiglio degli Studenti dia parere favorevole a questi provvedimenti. Non sarà forse perché è una studentessa di Medicina Veterinaria ? Infatti la tassa per i contributi ai laboratori sono stati alzati in tutte le facoltà tranne che a Medicina Veterinaria».
I COMMENTI DEI LETTORI AL COMUNICATO DELLE ASSOCIAZIONI STUDENTESCHE
COMMENTO POSTATO DA : studentunite il 9/7/2008 alle ore 10:09

Aumento tasse universitarie a Teramo, intervento del Presidente del Consiglio degli Studenti
03-07-2008 07:13:06
Il Presidente del Consiglio degli Studenti dell’Università degli Studi di Teramo, Sonia Amendola, torna sulla tematica dell’aumento delle tasse per l’iscrizione universitaria e precisa:
“Il Consiglio degli Studenti, nell’ultima seduta del 18 giugno 2008, ha espresso all’unanimità parere contrario in merito all’istituzione – accanto alle tradizionali tasse di iscrizione - di un nuovo contributo specifico per gli studenti di Giurisprudenza, Scienze Politiche e Scienze della Comunicazione, proposta dal Magnifico Rettore in sede di Senato Accademico per ‘migliorare la didattica delle suddette Facoltà’. Tale parere del Consiglio degli studenti è stato regolarmente trasmesso, nei tempi previsti, al competente ufficio di Ateneo”.
“Sempre nella stessa seduta, poi, il Consiglio degli Studenti ha invece espresso parere positivo alla bozza di guida, subordinato, però, all’inserimento di alcune modifiche richieste dallo stesso Consiglio”.
“Prendo atto con dispiacere – aggiunge Sonia Amendola - che il CdA dell’Ateneo, nell’ultima seduta, si è pronunciato favorevolmente all’introduzione di questa nuova tassazione, nonostante il parere contrario di tutta la componente studentesca, non riportando tra l’altro agli atti il parere negativo di questo Consiglio”.
“Tale provvedimento - dichiara- non può che spingerci a continuare con maggior forza nel nostro compito di vigilanza e controllo, con particolare attenzione sulle nuove entrate determinate da questo aumento delle tasse, affinché le stesse siano davvero utilizzate per migliorare l’offerta formativa dell’ateneo e per introdurre strumenti pratici, utili nella futura professione.”
“In tal senso – conclude il Presidente del Consiglio degli studenti - in un odierno incontro con il Magnifico Rettore, si è giunti alla conclusione che l’impiego di queste risorse sarà stabilito da un’apposita commissione costituita in pari numero da studenti e docenti”.

COMMENTO POSTATO DA: mancio il 10/7/2008 alle ore 20:41

Se è questa la politica del Presidente Amendola, allora, per il bene degli studenti mi auguro che il 14 luglio, il consiglio degli studenti approvi la mozione di sfiducia presentata dai consiglieri di Alleanza Studentesca e Lista Aperta (sostenuti anche da Giovani IDV e MIU).
Un Presidente e quindi massimo rappresentante degli studenti non può limitarsi a far costituire una commissione che valuterà le nuove entrate. Le nuove entrate non dovevano esserci perchè illeggittime.
Adesso spero che tutti gli studenti del polo umanistico abbiano capito che è un errore imperdonabile votare le liste di Ateneo Sport e Cultura. Paragonabile all'errore che potrebbe commettere un cittadino campano votando la Lega Nord Padania.
COMMENTO POSTATO DA: mpieri il 11/7/2008 alle ore 19:59
Caro Emanuele,
siamo proprio uno strano Paese.
Prima il Presidente del consiglio degli studenti è assente dalla riunione del Senato accademico che delibera l’introduzione di nuove tasse a carico degli studenti nonché l’aumento delle preesistenti, poi la stessa persona si “dispiace” che il CDA (quando in Senato non c’è stato neppure un voto contrario) approvi gli aumenti delle tasse, infine è estremamente solerte nell’incontrare il Rettore per accordarsi sulle modalità per dividere il “bottino” (proveniente dalle tasse degli studenti).
Poi, non pago, il Presidente organizza con 2.000,00 € (sempre provenienti dalle tasse degli studenti) un convegno sullo sviluppo del quartiere di Colleparco (evento indispensabile per gli studenti…forse un po’ meno se ne conoscessero i costi) tenutosi il 9 luglio.
Ora mi chiedo: ma è proprio indispensabile trattare su come spendere il soldi che entreranno con l’aumento delle tasse? Non sarebbe il caso di intraprendere una forma di protesta contro la scelta del Rettore? Perché non valutare l’ipotesi di sottoporre la delibera incriminata al vaglio del giudice amministrativo, dato che ci sono sia dei profili di illogicità che di illegittimità?
COMMENTO POSTATO DA: nicolac il 18/7/2008 alle ore11:21

ma sei massimilano? pensavo ti fossi laureato!
come stai? sempre in guerra?

COMMENTO POSTATO DA: sonia85 il 20/7/2008 alle ore 15:26
Caro MPieri e company, le cose non stanno come avete scritto, vi consiglio quindi d'informarvi prima e poi parlare... sarebbe più logico.....
Per rinfrescare la memoria:
Il Consiglio degli Studenti, nell’ultima seduta del 18 giugno 2008, ha espresso all’unanimità parere contrario in merito all’istituzione – accanto alle tradizionali tasse di iscrizione - di un nuovo contributo specifico per gli studenti di Giurisprudenza, Scienze Politiche e Scienze della Comunicazione, proposta dal Magnifico Rettore in sede di Senato Accademico per ‘migliorare la didattica delle suddette Facoltà’. Tale parere del Consiglio degli studenti è stato regolarmente trasmesso, nei tempi previsti, al competente ufficio di Ateneo”.
Il Presidente per fortuna ha avuto di nuovo la fiducia così si potranno salvaguardare i diritti degli studenti e non quelli personali come in passato...
Il Convegno sullo sviluppo dell'università a colleparco tra l'altro è andato molto bene permettendo agli studenti di esprimere i propri disagi e bisogni e non è stato fatto con le tasse degli studenti!!!Ma con i fondi che qualcuno del tuo gruppo preferiva rimandare negli uffici...
Buono studio....

COMMENTO POSTATO DA: mancio il 2/8/2008 alle ore18:04

Fatto stà cara Sonia che non avete rappresentato adeguatamente gli studenti.
Questa è una tassa scandalosa e voi di Ateneo Sport e Cultura insieme ad Azione Universitaria avete la responsabilità politica di non esservi opposti a dovere per il bene degli studenti.
Questa faccenda verrà ulteriormente approfondita e iper pubblicizzata in Ateneo per tutto l'autunno....in modo che in primavera ci sia un vero e radicale ricambio della rappresentanza.
Buona estate
PS - buona estate anche agli amici di AZIONE UNIVERSITARIA !!!
Spero che la prossima volta siate più vigili ai bisogni dei vostri rappresentati.

COMMENTO POSTATO DA: sonia85 il 4/8/2008 alle 17:52

Carissimo Mancio, noi ci siamo battuti e opposti contro questa tassa e se vuoi puoi andare a controllare (cogliendo così l'occasione per informarti) negli appositi uffici.
Buona estate anche a te

mercoledì 24 settembre 2008

IL PENSIERO UNICO

Caro lettore,
ripartiamo dall’autunno, iniziamo questo cammino giornalistico proiettati verso una stagione politica incandescente.
L’istruzione e la ricerca sono i due parametri fondamentali, insieme alla giustizia ed all’informazione, per garantire al nostro paese, democrazia e libertà, nonchè sviluppo.
Il ministro Gelmini, con una mano dà e con l’altra toglie.
In che senso vi chiederete. Giusto rivalutare il comportamento degli studenti e quindi ripristinare il voto di condotta, giusto altresì inserire l’educazione civica nei programmi scolastici.
In uno Stato dove il senso civico è sempre piu’ “snobbato” da altri falsi valori come l’apparenza e l’egoismo sociale, lo spirito di corpo e l’onestà intellettuale saranno un eccellente antibiotico contro la malattia del decadimento culturale.
Cosa “scippano” allora i primi provvedimenti posti in essere dal Ministero della pubblica istruzione?
La libertà d’insegnamento!
La scuola elementare era l’unico livello d'istruzione da non riformare.
Un insegnante per le materie scientifiche, uno per la lingua italiana e la letteratura ed uno per la storia e la geografia, infine uno per la lingua straniera. Dall’anno prossimo tornerà il maestro unico. Perchè?
La crisi economica è grave, dove si taglia? Sull’istruzione e la ricerca. I due terzi degli insegnanti precari perderà il posto. La SISS non è piu’ presente tra i corsi post universitari.
L’altra ragione, per i maligni come me è rappresentata dalla volontà di voler limitare la libertà d’insegnamentoe quindi di pensiero: un maestro unico porta ad un unico ragionameto, un unico ragionamento al pensiero unico.
De Gasperi c’insegnava: “il politico pensa alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni”. Silvio Berlusconi ha perso definitivamente il treno per divenire uno statista.
I fondi per la ricerca già da diverse finanziarie sono al minimo storico.
Nel 2013 votate con coscienza. A Novembre, in Abruzzo iniziamo a dare un senso a quel diritto al suffragio universale che la Resistenza ci ha dato, attraverso il sangue dei partigiani.

Emanuele Mancinelli

lunedì 22 settembre 2008

CASTELLAMARE...GLI AVVISI DI LEA !

Carissimi Amici,
vi comunico che la Circoscrizione Castellamare sta predisponendo per i mesi di Ottobre, Novembre e Dicembre una serie di attività culturali, sociali e sportive, cui tutti i cittadini residenti nel nostro Quartiere possono partecipare a titolo del tutto gratuito.
Trattasi nello specifico di attività di vario genere (corsi di ballo, corsi di yoga, corsi di teatro, corsi di informatica, corsi di aerobica e difesa personale per donne, spettacoli, concerti ed eventi ricreativi, corsi formativi, etc.) rivolte a uomini, donne, bambini ed anziani residenti nella Circoscrizione Castellamare e il cui numero di partecipanti è limitato, pur variando a seconda del tipo di attività.
Per questo motivo, vi esorto a recarvi il più presto possibile presso la sede della Circoscrizione, sita in Viale Bovio 466, per avere informazioni maggiormente dettagliate a riguardo e per provvedere all’eventuale iscrizione.
Inoltre, vi comunico che, nell’ambito delle attività culturali, la Circoscrizione sta organizzando tre gite, anch’esse completamente gratuite per i residenti nel nostro Quartiere, con i seguenti itinerari:

1) GRADARA – SAN MARINO - 28 SETTEMBRE 2008
2) MIRABILANDIA - 5 OTTOBRE 2008
3) PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO - 12 OTTOBRE 2008

Anche l’iscrizione a tali gite dovrà essere effettuata presso la sede della Circoscrizione e dovrà avvenire nella settimana antecedente alla data prevista per la partenza.
Colgo l’occasione per rendervi noto che nell’ultimo Consiglio si è deciso di indire due Assemblee Pubbliche, a cui tutti i cittadini sono invitati a partecipare.
La prima si svolgerà il 30 Settembre presso l’Auditorium Castellamare, a partire, dalle ore 18:30 per esaminare insieme ai cittadini l’Accordo di programma proposto per via Gioberti, alla presenza di tutto il Consiglio di Quartiere, del Sindaco Luciano D’Alfonso e di vari tecnici e consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione.
La seconda si terrà il 14 Ottobre, sempre a partire dalle ore 18:30, nel rione Zanni e, precisamente, presso la sala riunioni della Parrocchia “Gesù Bambino” e avrà la specifica finalità di discutere delle problematiche della zona e di raccogliere le doglianze dei cittadini, alla presenza degli Amministratori locali.
Vi invito, infine, a contattarmi personalmente presso il mio indirizzo di posta elettronica (lea.delgreco@tin.it)per segnalare ulteriori esigenze e necessità o presentare proposte e suggerimenti, affinchè io possa adempiere al mio mandato di Consigliere Circoscrizionale nella maniera più partecipata ed efficace possibile.



Lea Del Greco
Consigliere Italia dei Valori
Circoscrizione Castellamare

giovedì 18 settembre 2008

PER NON DIMENTICARE...

L'EPILOGO DELLO SCANDALO FIRA. SI CHIUDONO LE INDAGINI. SPERO L'ABRUZZO NON DIMENTICHI CHE LA LEGALITA' E' SEMPRE CONVENIENZA PER I CITTADINI...FIDIAMOCI DELLE PERSONE GIUSTE, DIAMO UNA REALE POSSIBILITA' A DEI NORMALI E SPERANZOSI RAGAZZI!

L'ARTICOLO E' DI PRIMADANOI.IT, CHE HA SEGUITO LA VICENDA IN MODO SCRUPOLOSO.


PESCARA. Il 27 ottobre del 2006 con l'arresto di 11 persone scoppiò lo scandalo Fira. A meno di due anni la Procura di Pescara, con la firma dell'avviso di conclusione delle indagini, ha chiuso l'inchiesta sulla Finanziaria Regionale ed sulla gestione dei finanziamenti pubblici erogati nel periodo 2002-2004.

Le indagini sono state coordinate dal Sostituto Procuratore, Filippo Guerra, che ha lasciato da qualche giorno la Procura di Pescara per quella di Gela (Caltanissetta), in cui resterà per sei mesi, rimanendo a tutti gli effetti magistrato a Pescara.
Le parti adesso possono presentare memorie difensive, poi toccherà al pm chiedere il rinvio a giudizio degli indagati.
Tra gli arrestati eccellenti l'ex presidente della Finanziaria Regionale, Giancarlo Masciarelli, nuovamente arrestato il 14 luglio 2008 nell'ambito dell'inchiesta su presunte tangenti nella sanità abruzzese.
Al centro dell’inchiesta Fira, Masciarelli sarebbe stato la mente dei molteplici illeciti emersi dalle indagini scaturite da un’altra indagine:quella sul raggiro presunto dei vecchi soci del pastificio Delverde.
A conti fatti Masciarelli sarà impegnatissimo nei prossimi mesi e di casa nei tribunali di Vasto, Pescara e Chieti dove si apriranno i diversi processi che lo vedono accusato.
Secondo quanto ipotizzato nelle indagini Fira, Masciarelli sarebbe stato a capo di un'organizzazione che avrebbe trasformato la Finanziaria regionale in una sorta di azienda privata, come fu messo in evidenza, subito dopo gli arresti, dal Procuratore della Repubblica di Pescara, Nicola Trifuoggi.
Nell'ambito della stessa inchiesta furono indagate una cinquantina circa di persone e denunciate 34. Diversi i reati contestati:associazione a delinquere finalizzata alla truffa, falso, malversazione di contributi pubblici, corruzione.
Insieme Masciarelli, furono arrestati vari imprenditori e dirigenti della Fira Abruzzo.
E, dunque, Paolo De Michele, considerato il braccio destro di Masciarelli; l'imprenditore di Altino (Chieti), Marco Picciotti; Silvio Cirone; Carolina D'Antuono; Giovanni Cirulli; Ivan Marinelli; Pietro D'Arcangelo; Barbara Picciotti; l'ex vice presidente della Fira, Vincenzo Trozzi; Domenico Grossi.
A causa di quell'inchiesta anche il mondo dell'informazione locale venne colpita e l'allora direttore del Centro Antonio Del Giudice rimosso dal suo incarico, ufficialmente per andare in pensione ma plausibilmente a causa di alcune intercettazioni durante le quali concordava il taglio di alcuni articoli con Masciarelli.
In totale, secondo gli inquirenti, la realizzazione dell'«ingegnoso disegno criminoso avrebbe fruttato al gruppo un indebito vantaggio patrimoniale stimato in oltre 16 milioni di euro». Durante le indagini sulla Fira ha preso il via anche l'inchiesta sulla cartolarizzazione dei debiti della sanità, il cui proseguo ha portato agli arresti dello scorso luglio.
Non sono mancati colpi di scena e giorni difficili dal momento dell'arresto, come l'episodio della cella tre Masciarelli, Picciotti, Cantagallo mai chiarito fino in fondo o le ingenti quantità di denaro sequestrate dai finanzieri.
In quei giorni l'allora presidente Ottaviano Del Turco richiamò tutti al delicato tema della «questione morale», disse che la Fira sarebbe stata sciolta e assicurava che sulle cartolarizzazioni era tutto in regola.
Nel corso dei mesi sono state sequestrate 16 automezzi in uso agli indagati, tra i quali una "Ferrari 360 Modena", una elegante imbarcazione Lupo (quella che doveva servire per risalire il fiume Danubio), proprietà terriere, palazzi nobiliari e quanto si trovava presso le sedi delle società e nelle abitazioni.
Quello dello scandalo Fira sarà ricordato nella storia della regione come il primo grande scandalo del nuovo secolo emerso quando ancora non si poteva immaginare il terremoto sulla sanità.

18/09/2008 16.33

lunedì 8 settembre 2008

IL SIGNIFICATO DELLA DEMOCRAZIA

PUBBLICO UN TESTO SCRITTO DAL DOTT. ROCCO PERSICO, VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PESCARA E RESPONSABILE COMUNALE DEL PARTITO.

Ognuno di noi fa i conti con i propri ideali ,la propria storia, la propria cultura.I fatti parlano.Sappiamo distinguere chi pensa al proprio orticello e chi al bene comune.

Da parte mia chiedo a voi giovani di non desistere!
Vi invito a una breve riflessione.

Qual è il reale significato della democrazia.

Oggi,ciò che è il potere, l'autorità repubblicana o democratica – il potere del popolo, che non è il popolo che intendevano gli ateniesi o l'antica repubblica romana** - non è nelle mani di un dio, di una fede dogmatica, di un diritto di natura, di una conseguenza di intrinseca onestà nei rapporti tra le cose, bensì è sempre sottostante al potere del numero, dell'ondata dell' opinione del momento, di quella massa che sembra prevalere attraverso le fonti di comunicazione. Dipende anche da come vengono influenzati i mass media. Questi ultimi da soli non hanno tale potere, ma basta una sentenza, una corrente economica di fondo, e il colpo è fatto.

Un altro concetto della democrazia che va compreso a fondo –perché è tecnico, reale- è il seguente. "Democrazia" è anche la congiuntura dove un numero, posizionato su regole del gioco, può prevalere sulla maggioranza di fatto; ciò significa che la minoranza può accedere al potere perché posizionata in modo privilegiato sulle regole del gioco, anche se poi di fatto non è il reale quantitativo di maggioranza. Per cui c'è chi arriva con la maggioranza relativa dei voti, anche se certamente non è il rappresentante più forte; però al gioco risulta quello riuscito;per intrinseca legge del gioco, dello schema approvato precedentemente da tutti i partititi di quella democrazia o, ugualmente, dai componenti di quel partito, merita il potere. Nella consapevolezza del maggior "numero", bisogna sottostare per gioco e convenzione democratica a quel numero che si è posizionato in modo più conforme alle regole.

Nella democrazia sono sempre a rischio i migliori (misurabili dai risultati evidenziati). Di conseguenza, i criteri di bene o male, giusto o ingiusto, bello o brutto (si pensi all'arte, alla musica, alla moda), funzionale o disfunzionale, economico o non economico, etc., sono determinati dal consenso governante variabile ; per cui ,nella pratica, l'uomo sottostà ad un volontarismo occasionale di quella democrazia che prevale o per sistema, o per maggioranza di fatto.

Ne consegue che, per un operatore sociale, per un autentico contribuente di valore, è inutile perdere tempo, stare a discutere, a giustificarsi : bisogna saper anticipare , prevedere, usando la prudenza del cobra.

Se un uomo è il più giusto, il più vero, proprio per questo deve avere un'attenzione in più per sopravvivere nella norma dei diritti di tutti; oppure, se vuole fare un passo di qualità superiore, si deve prima quintessenziare(deve avere quelle congiunture, infrastrutture, trasversalità che gli garantiscono di fatto la reggenza del progetto, l'opportunità del risultato). Bisogna considerare quanti soldatini, quanti appoggi si hanno in concreto, e non quanto si ha ragione, quanto si è belle o veri.

Tutte le leggi e la giustizia sono, di fatto, in mano agli elettori. Questi ultimi, tra l'altro, non sanno che il Consiglio rappresentativo degli eletti "fa le corde", ovvero legifera,modifica le regole, e che queste regole e leggi , come stiamo osservando, le fa secondo convenienza di parte, di una fascia di interessi che sono sempre economici o di rivalsa per invidia. Il modulo delle leggi, quindi anche se esse partono da persone bisognose o da fragranti disgrazie, è sempre una convenienza di parte che viene formalizzata secondo un aggiornamento di due criteri: 1) il potere logistico economico e 2) la sopravvivenza dominante dei propri stereotipi coscienti ed inconsci.

Al proposito credo che il momento delle elezioni sia il più drammatico, di più alta punta della coscienza di una società, perché è lì il punto in cui si può giocare qualcosa; dopo, è tutto fatto.

E quello che è fatto e si farà è basato sul volontarismo del momento. Quindi l'ignoranza è ammessa e garantita, e ha diritto maggioritario, in quanto sostenuta da individui con opinioni indimostrate. Di conseguenza è inutile fare dibattiti su principi razionali.

Alla luce di questa riflessione e dopo aver ascoltato gli isterici interventi, a parte l'appassionata Lea, della sera dedicata alle donne, ho deciso di riprendere la mia leadership troppo offuscata, invitando chi di voi, giovani liberi e donne libere a intraprendere un cammino comune di vera svolta nel nostro vivere quotidiano.
Acquisisce rilevanza essenziale la scelta della persona candidata e della persona eletta.

Con vera stima e affetto Rocco Persico

venerdì 5 settembre 2008

SCUOLA: ASSESSORE REGIONALE ESTREMISTA

CLICCANDO SUL TITOLO POTRETE VISUALIZZARE LA NOTIZIA SU LIBERO.

Scuola: Veneto, religione per tutti
Proposta dell'assessore all'Istruzione

(ANSA) - VENEZIA, 5 SET - L'assessore veneto all'istruzione sta lavorando a un ddl regionale per l'insegnamento obbligatorio della religione cattolica. Secondo l'assessore Elena Donazzan (An), la religione non dovrebbe piu' essere facoltativa in Veneto, ma per tutti gli alunni, italiani e stranieri, nel programma di studio. Per la dirigente scolastica del Veneto Carmela Palumbo non esiste allo stato possibilita' che una Regione inserisca nei programmi di studio l'insegnamento obbligatorio della religione.


Cari lettori,
riporto questa notizia con ansia e disperazione.
Non ritengo possibile che, nel 2008, ci possano essere degli amministratori pubblici con vena da "estremista religioso".
Ricordo all'assessore della Regione Veneto Donazzan che, nella nostra Costituzione, il c.d. "principio di tolleranza" è insito negli articoli 7 ed 8 della Carta.
L'articolo 7 recita infatti: Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
Mentre l'ancor più eloquente articolo 8 sancisce in maniera indefettibile la parità di tutti i credi religiosi davanti la legge, ecco il testo: Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.

Caro assessore,
tra i compiti dei pubblici amministratori c'è anche quello di difendere i valori della Costituzione Repubblicana.
Siamo uno Stato democratico-pluralista, giusto.....?

Emanuele Mancinelli