giovedì 24 febbraio 2011

UNA NUOVA IDENTITA' PER IL CENTRO SINISTRA IN ABRUZZO

Ogni qualvolta viene posta in discussione una determinata
libertà, è la libertà stessa in discussione.
(Karl Marx)


Conferenza stampa per la presentazione dell’evento “Una nuova identità per il Centro Sinistra in Abruzzo”, in programma sabato 26 febbraio 2011, a partire dalle ore 17:00, presso la Sala Consiliare del Comune di Pescara.


Da troppo tempo ormai, in particolar modo all’indomani delle bufere giudiziarie che hanno coinvolto la Giunta Regionale targata Del Turco e quella della città di Pescara con il sindaco D’Alfonso, il Centro Sinistra Abruzzese non è più riuscito ad emergere dalle sabbie mobili di una situazione imbarazzante e di una totale divisione praticamente su ogni argomento.

Nelle ultime settimane, anche in prospettiva delle ormai imminenti amministrative della prossima primavera in alcune importanti cittadine della nostra Regione, i leader del Centro Sinistra avevano iniziato, a turno, ad invocare l’apertura di un tavolo delle trattative, al fine di riprendere un discorso violentemente interrotto (vedi sopra), ma invano: nessuno prendeva seriamente l’iniziativa.

La nostra Associazione ha quindi deciso di togliere gli indugi, ideando l’incontro che oggi presentiamo, mettendosi, in pratica, al servizio sia dei Partiti che dei cittadini, i quali auspichiamo possano essere i veri protagonisti, con le loro domande da rivolgere sabato prossimo ai Segretari presenti, dell’evento.


Pescara, 24 febbraio 2011

venerdì 11 febbraio 2011

SULLA MIA VITA SCELGO IO!

A PESCARA SAREMO IN PIAZZA SACRO CUORE IL GIORNO 12 FEBBRAIO DALLE ORE 15,30!
CLICCA SUL TITOLO PER VEDERE IL VIDEO DEL COORDINATORE!

Sappiamo tutti quanto sia grave la condizione economica delle famiglie italiane in questo momento, alla quale si accompagna una tragica assenza di prospettive soprattutto dei più giovani. Gli impietosi dati Istat certificano difatti un tasso di disoccupazione giovanile che si aggira mediamente attorno al 30%. Pertanto, date queste condizioni, risollevare le sorti economiche del Paese e riparare allo scoramento giovanile deve costituire la priorità della nostra azione politica.

Dobbiamo però prestare attenzione anche ai colpi di coda che il Governo Berlusconi sta sbattendo in questi ultimi frangenti di vita, nell’intenzione di tirare disperatamente a campare. E’ proprio in questo contesto che la maggioranza parlamentare di centrodestra si appresta a chiamare il Parlamento a votare una legge illiberale sul fine vita, nota come ddl Calabrò, col subdolo fine di spaccare l’opposizione e soprattutto il Terzo Polo, notoriamente disomogeneo sui temi della laicità. In questo disegno di legge si prevede, in contrasto con le richieste di grande parte della cittadinanza, che l’alimentazione e l’idratazione forzata non possano mai formare oggetto di dichiarazione anticipata di trattamento sanitario da parte del paziente, in riferimento ai macchinari medici che consentono artificialmente di rimanere in vita, anche per decenni, in caso di stato vegetativo permanente. E’ un chiaro rifiuto alle ragioni di fondo che spingono la cittadinanza a chiedere oggi con forza l’istituzione del cosiddetto “Testamento Biologico”.

E’ importante far sentire la nostra voce in questi giorni, perché il 9 febbraio è il giorno in cui ricorre la morte di Eluana Englaro e il Governo, provocatoriamente, ha voluto indire la “Giornata nazionale degli stati vegetativi” per ricordare, a detta loro, “una ragazza la cui vita è stata interrotta per decisione della magistratura.” I Giovani IDV credono che questo atteggiamento del Governo sia in totale dispregio delle manifestazioni di volontà circa il permanere in stato vegetativo che Eluana Englaro aveva avuto modo di esternare in vita, e che sono state accertate dalla magistratura; in totale dispregio del travaglio della famiglia che ha lottato affinché venisse affermata questa volontà senza ricorrere al “turismo del fine vita”, ma perseguendo le vie ordinarie del giudizio civile.

Oltretutto, il Governo non tiene conto della pronuncia, assai eloquente, della Corte di Cassazione che pronunciandosi su questo caso nell’ottobre 2007 ha ripercorso i principi costituzionali, le convenzioni internazionali sottoscritte dall’Italia, la legge sanitaria nazionale per quanto riguarda il consenso informato sulle persone e ha stabilito, in modo inequivocabile, che il diritto di rifiutare le cure per il futuro, cioè anche per il momento in cui non si sia più capaci d’intendere e di volere, è già un diritto radicato, anche costituzionalmente, nel nostro sistema giuridico.

Noi Giovani IDV crediamo nella libertà personale, nell’autodeterminazione dell’individuo, e nel rispetto delle convinzioni etiche di ognuno. Chiediamo perciò che ognuno possa decidere anticipatamente a quali trattamenti sanitari non essere mai sottoposto, nel rispetto di una volontà che possa maturare attraverso il consenso medico informato e che sia vincolante per lo Stato. Chiediamo dunque che ognuno possa affermare il proprio concetto di dignità e non subire quello che questa maggioranza parlamentare vuole imporre al Paese. Per questo, a partire dal 12 Febbraio, scenderemo nelle più importanti Piazze d’Italia per sensibilizzare la cittadinanza su questo grande tema.

Rudi Russo
Coordinatore Nazionale Giovani IDV

giovedì 10 febbraio 2011

Montesilvano. Referendum Acqua e nucleare. Oscuramento mediatico. Le tre posizioni RC, PD e IDV

DA WWW.GIORNALEDIMONTESILVANO.IT

Tra pochi mesi, data ancora da fissare, si voterà per il referndum sull'acqua e sul nucleare ma, come sostengono "i compagni" di Rifondazione Comunista, "la maggior parte delle persone non lo sanno" - Ieri a Montesilvano, 4° città d'Abruzzo, Corrado Di Sante, coordinatore provinciale di Pescara del partito ha tenuto una conferenza per spiegare le ragioni del referendum e l'importanza di raggiungere il quorum il giorno della votazione.

Anche se dalla stessa parte, RC, PD e IDv, hanno posizioni distanti sul referendum sull'acqua.

Cerchiamo di capire i motivi del referendum, il decreto Ronchi, le tre posizioni e le ragioni dell'oscuramento modiatico.

Nella sala consiliare di Montesilvano erano presenti in molti ieri pomeriggio, alla prima riunione indetta da Corrado Di Sante, coord. Prov. Pescara, Rifondazione comunista, per discutere sulla campagna referendaria sull'Acqua, contro il nucleare e, ancora in forse, il legittimo impedimento.

Oltre al coordinatore regionale, Racaniello dei Cobas, il consigliere Odoardi di Montesilvano, Enrico Di Paola, ex cons. Provinciale di Pescara, tanti cittadini volenterosi, sono stati invitati Giancarlo Castorani del Sel, Attilio Di Mattia, coord. locale IDV, nonchè cons. provinciale, Luigi Beccia "padre del PD" di Montesilvano.

La campagna verrrà finanziata con due modalità, la classica forma della donazione e la sottoscrizione: "scommessa sul raggiungimento del quorum nel referendum, - illustra Di Sante - il rimborso politico dello Stato, sarà restituito ai cittadini che hanno creduto nella campagna."

Il primo argomento trattato dal Coordinato è stato quello sulla campagna referendaria sull'acqua. " Il decreto Ronchi permettendo alle Spa di commercializzare sull'acqua, introduce un aumento, che va dal 7% al 14 % da destinare al guadagno della multinazionale."

Cosa significa?

"Noi già paghiamo una bolletta maggiorata per far guadagnare le Spa che investono."

"Il referendum, votando sì, chiede di abrogare questa forma partecipata sul bene comune qual è l'acqua e far sì che si ritorni a forme pubbliche di gestione, escludendo le private."

"Intanto, nel Milleproroghe, discusso in commissione, il PD e IDV hanno opposto alcuni emendamenti contro il decreto Ronchi" Informa Di Sante.

"Il 26 marzo ci sarà una manifestazione - ha annunciato il coordinatore- in piazza per difendere l'Acqua, contro il nucleare, per la democrazia".

"Lo scopo della campagna - ha spiegato -che stiamo per iniziare è quello di raggiungere il quorum al referendum."

Racaniello dei Cobas Abruzzo ha mostrato scetticità verso lo strumento referendario "questo governo pare essere insensibile ai temi che toccano finanza e economia. - Ha aggiunto Racaniello - Il mezzo più importante che viene usato è l'oscuramento mediatico; bisogna lavorare per divulgare. "

"Purtroppo - ha detto Di Sante - in molti ignorano che ci sia questo referendum così importante in ballo. E le testate più importanti del Paese non sono interessate a propagandare e informare sull'argonto perchè hanno interessi personali che vanno in conflitto".

Il secondo quesito del referendum è relativo al nucleare, pur essendoci stato già nel 1987, che escludeva le centrali in Italia, denuclearizzando i Communi, questo referendum diventa fondamentale per tenere fede a una scelta già espressa dagli italiani. "Basta con il Nucleare".

A chi sostiene che "le centrali non sono un pericolo per la società e fanno risparmiare sulle utenze, son ovunque, Francia, ne è un esempio, non ci sno più i pericoli di scoppio", Rifondazione Comunista, IDV, PD e Sel ricordano che il problema autentico, quello che spaventa, è lo smaltimento delle scorie.

Lo scoppio di una centrale è un alea, ma le scorie sono certezza perchè verrebbero prodotte quotidianamente e dovranno essere messe da qualche parte, almeno quella percentuale che non è possibile trattare.

Luigi Beccia, PD di Montesilvano aderirà con la sua sezione a questa campagna referendaria per la raccolta firme, anche se " Il partito centrale ha dei dubbi sullo strumento referendario, ma noi aderiamo".

Attilio Di MAttia riferisce che " IDV non vuole abrogare tutto il Decreto Ronchi ma solo la parte che consente l'esclusivo affidamento della gestione al privato".

Emanuele Mancinelli, dirigente nazionale dei Giovani di Italia dei Valori, contattato telefonicamente ha chiarito meglio la differenza di posizione tra il Forum dell'Acqua, indetto da R.C., e la proposta di IDV: "La differenza fondamentale con i quesiti del FORUM è dunque questa: chiedono di abrogare tutta la legislazione che ha favorito i processi di privatizzazione, compreso l’art. 150 del d. legislativo 152/2006, per aprire la strada alla ripubblicizzazione del servizio idrico. - Sottolinea Mancinelli - Noi dell'Italia dei Valori non vogliamo consentire l'affidamento esclusivo ad aziende private ma allo stesso tempo non escludere definitivamente e totalmente la possibilità di ricorrere ai privati per l'espletamento dei servizi."

In ogni caso l'informazione sull'argomento è molto importante e questo giornale non la oscurerà.