mercoledì 18 marzo 2009

COMUNICATO STAMPA - CANDIDATI IDV ALLE EUROPEE

Con l’ufficializzazione delle candidature alle prossime elezioni europee di Luigi De Magistris e Carlo Vulpio, che si vanno ad aggiungere a quella di Sonia Alfano avvenuta nei giorni scorsi, Italia dei Valori lancia un forte segnale di rinnovamento della classe dirigente del nostro Paese. La scelta di candidare importanti esponenti della società civile, relativamente giovani ed estranei alla politica, e che con le loro storie personali possono rappresentare appieno l’espressione pratica dei principi ideali che fondano Italia dei Valori, non può che andare nella giusta direzione.


Questo ci riempie di orgoglio e rafforza i nostri propositi di proseguire l’impegno per l’affermazione di un modo diverso di fare politica, che vada oltre le logiche di palazzo e i calcoli elettoralistici e clientelari che troppo spesso hanno caratterizzato la storia della politica italiana. In tal senso, la scelta di candidare personalità così illustri e capaci assume rilevanza anche sotto un altro profilo. Infatti, è notorio che le istituzioni europee hanno rappresentato e rappresentano spesso una sorta di “centro di riciclo”, all’interno del quale personaggi politici trombati, con un interesse scarso o nullo per l’attività politica comunitaria, si sono distinti per l’assenteismo massiccio e la risibilità della rispettiva attività politica. Non a caso, la delegazione italiana a Strasburgo è considerata tra le peggiori e meno produttive d’Europa. Si capisce allora come sia sacrosanto candidare personalità autorevoli che abbiano un interesse che vada aldilà dell’attesa (profumatamente pagata) di nuove e più confortevoli poltrone. Tutti i giovani militanti e simpatizzanti dell’Italia dei Valori non possono che esserne entusiasti.



Dipartimento politiche giovanili dell’Italia dei Valori per la provincia di Pescara

domenica 15 marzo 2009

ASSEMBLEA REGIONALE GIOVANI IDV ABRUZZO

Cari Giovani dell'IDV,
vi scrivo per invitarvi Sabato 21 Marzo, alle ore 15.30, presso la sede regionale dell'Italia dei Valori di Pescara, sita in Corso Vittorio Emanuele II n 161 all'Assemblea Regionale del Dipartimento Politiche Giovanili.

Ordine del giorno:

- programmazione attività del prossimo semestre;
- eventuali candidature dei giovani;
- presa d'atto delle dimissioni del Coordinatore Regionale Giovani, Antonio Imperi;
- indicazione al Coordinatore Regionale IDV, Senatore Alfonso Mascitelli, del futuro Coordinatore Regionale Giovani pro-tempore (che rimarrà in carica fino al Congresso Giovanile).

N.B. - Specifico che il regolamento provvisorio del Dipartimento, fondato a Settembre 2008, prevede la nomina del Coordinatore dei Giovani ad opera del Coordinatore del Partito sino all'elezione del primo Coordinatore Giovani "effettivo" che avverrà al primo Congresso Giovanile. Il Senatore Mascitelli, per rispetto nei confronti del Dipartimento e dei suoi componenti, non usufruirà di questa facoltà e lascerà a noi l'onere d'indicare a lui la persona da nominare.

Un Saluto ed un Abbraccio

Emanuele Mancinelli
Vice Coordinatore Regionale Giovani IDV

mercoledì 11 marzo 2009

LA CASSAZIONE PRO-BLOGGER

RIPORTO QUESTO ARTICOLO DELLA REPUBBLICA....IMPORTANTISSIMO PER NOI BLOGGER!
CLICCANDO IL TITOLO SI APRIRA' LA PAGINA SU REPUBBLICA.IT

IL CASO
Cassazione: "Forum on line
non sono come la stampa"
La Corte ha confermato il sequestro di alcune pagine dell'Aduc su cui erano stati pubblicati messaggi offensivi verso la religione cattolica. Una sentenza che di fatto esonera i siti dagli obblighi imposti dalla legge agli organi di informazione

di ALESSANDRO LONGO

ROMA - I forum su internet non hanno le stesse tutele della stampa e quindi possono subire sequestro con maggiore facilità. Senza le tutele riservate a garanzia della libertà di stampa, ma anche senza i relativi obblighi. E' quanto stabilito da una sentenza della Corte di Cassazione depositata oggi e destinata ad avere un certo impatto sulle cose della Rete, visto che oltre che sui forum questo giudizio d'ora in avanti peserà su qualsiasi sito non registrato come testata giornalistica. Anche sui blog, quindi.

La sentenza, in particolare, respinge un ricorso fatto da Aduc contro un sequestro di alcuni messaggi pubblicati sul suo sito, nel forum "Dì la tua". E' una vicenda del novembre 2006, quando, sulla scorta di inchieste giornalistiche e noti fatti di cronaca, il forum si è popolato di messaggi contro i preti pedofili. Di qui è partita una denuncia dell'associazione Mater Onlus di don Fortunato di Noto, che contestava la violazione dell'articolo 403 del codice penale (offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone). Per un anno è stato sequestrato l'intero forum, 700 pagine, poi Aduc ha ottenuto che fossero oscurati solo i singoli messaggi oggetto di denuncia. "Alcuni messaggi contenevano insulti, altri no. Ma a noi preme evidenziare che non è giusto che esistano libertà di serie A e di serie B. Che un normale cittadino non possa scrivere su internet quello che un giornalista può dire liberamente", dicono a Repubblica.it da Aduc. "E per questo motivo andremo avanti: ci rivolgeremo alla Corte europea dei diritti dell'uomo a Strasburgo". Aduc vorrebbe le stesse tutele della stampa su forum, siti, chat, news group e altri contenuti telematici, per rendere più difficile il sequestro. La Cassazione però ha stabilito che i forum "sono una semplice area di discussione dove qualsiasi utente o gli utenti registrati sono liberi di esprimere il proprio pensiero ma non per questo il forum resta sottoposto alle regole e agli obblighi cui è soggetta la stampa (come indicare un direttore responsabile per registrare la testata) o può giovarsi delle guarentigie in tema di sequestro che la Costituzione riserva solo alla stampa".

Ma è una cattiva notizia per la libertà su internet - come crede Aduc - o è piuttosto il contrario? "E' una buona notizia", dice Fulvio Sarzana di S. Ippolito, avvocato esperto di internet. "Per la prima volta la Cassazione esonera i siti dagli obblighi della legge sulla stampa. Una cosa che gli utenti di internet temono da anni di subire", aggiunge. Significa: niente obbligo di registrazione al tribunale, di avere un direttore responsabile; ma non solo: "Viene finalmente chiarito che non c'è l'obbligo di controllo su quanto pubblicato dai commentatori sul proprio blog. La responsabilità di eventuali diffamazioni è solo dei commentatori. Lo sarebbe anche del gestore del blog, se si applicassero le leggi sulla stampa".

Di recente sono numerose le proposte di legge che premono per equiparare siti e blog a testate giornalistiche, per alcuni obblighi, allo scopo di regolamentarli in modo più stretto. L'ultimo contestato esempio viene dalla proposta Carlucci, che, quanto alla diffamazione, vorrebbe applicare in toto ai siti e ai portali le leggi sulla stampa.

E' d'accordo, che sia una buona notizia, anche Andrea Monti, un altro avvocato esperto di internet, ma aggiunge: "Quello che contesto non è la possibilità di sequestrare messaggi diffamatori, ma alcune applicazioni abnormi della legge. Come il fatto che, per prassi, vengano sequestrati interi siti, per un solo messaggio oggetto di denuncia".

(10 marzo 2009)