sabato 29 novembre 2008

CONFRONTO: COSTANTINI - CHIODI

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Come candidato Presidente come intende comportarsi per la realizzazione di Termovalorizzatori, inceneritori, Centro Oli?


Costantini - Ma, la mia contrarietà al centro oli di contrada Feudo è nota ma, è nota la mia contrarietà a tutti i centri oli. Io sono contro la politica di petrolizzazione dell’abruzzo, il governo nazionale, Berlusconi, ha deliberato che un pezzo del nostro Abruzzo sia destinato alla ricerca petrolifera ed all’estrazione del petrolio.

Io sono convinto che il futuro dell’Abruzzo non sia il futuro petrolifero, sono convinto che il centro oli di contrada Feudo non possa produrre ricchezza, ma possa produrre impoverimento della nostra economia.

Un centro oli per funzionare, ha bisogno di 877mila litri di acqua al giorno una quantità di acqua insostenibile per il nostro sistema .

Un centro oli produce una tonnellata e mezza di sostanze inquinanti in atmosfera.

Io sono evidentemente contrario, non da oggi o perché sono in campagna elettorale, la mia contrarietà risale ad almeno un anno fa, quando ho presentato un’interpellanza al Governo per rappresentare l’impossibilità e l’inadeguatezza di realizzare questo progetto.

Sono evidentemente anche contrario agli inceneritori.

II rifiuto rappresenta una risorsa da sfruttare attraverso la raccolta porta a porta, la differenziazione e la separazione del rifiuto, perché, attraverso il trattamento del rifiuto separato può nascere una nuova economia, possono nascere nuove imprese, nuove aziende che trattano il rifiuto e lo trasformano in materia prima e secondaria.

Abbiamo una dotazione sufficiente di discariche per smaltire i rifiuti per i prossimi sette o otto anni.

Io credo che il presupposto sia legato solo al raggiungimento degli standard nazionali ed europei di raccolta differenziata in Abruzzo, dobbiamo raggiungere la quota del 50-60% ed abbiamo in cassa, in regione i soldi per potenziare la raccolta differenziata, 7-8 anni di autonomia ci consentono di dire con chiarezza che in Abruzzo non si faranno gli inceneritori.

Gli inceneritori: inquinano, fanno male alla salute, disincentivano la raccolta differenziata e soprattutto non convengono neanche economicamente, perché c’è una quota del rifiuto, conferita ad un inceneritore che viene trasformata in polveri e ceneri, il rifiuto che da solido urbano si trasforma in rifiuto speciale tossico è nocivo e per smaltirlo si spendono ancora più soldi di quanti se ne spenderebbero per trattare il rifiuto solido urbano e quindi è una vera e propria truffa, serve all’imprenditore di turno che realizza l’impianto ma non fa bene ai cittadini e non produce ricchezza.

Guardi, c’è qualcuno da queste parti a Teramo che qualche mese fa ha proposto la chiusura dei comuni con meno di 5.000 abitanti io sono convinto che dal sistema dei piccoli comuni possa ripartire l’Abruzzo, possa ripartire l’Abruzzo che lavora, possa ripartire l’Abruzzo che promuove il turismo.


Chiodi - Sul Centro Oli credo che la mia posizione sia ufficiale, anche nel programma. Contrariamente a quello che ha ritenuto il centrosinistra per molti anni, soprattutto nel programma del Presidente Coletti candidato alla provincia e poi tanti, altri, noi riteniamo che non è assolutamente una straordinaria opportunità per l'Abruzzo. La nostra posizione non è favorevole, ci rammarichiamo soltanto del fatto che abbia fatto tutta quella strada la vicenda, quindi qualcuno dovrà risponderne quando sarà il momento, in termini politici. Non si può fare demagogia in campagna elettorale, e comportarsi per anni in modo assolutamente favorevole invece ad una realizzazione che noi riteniamo non utile per la nostra regione.

Per quanto riguarda i termovalorizzatori noi riteniamo che il ciclo integrato dei rifiuti sia una cosa complessa, che passa per un grande sforzo sia per quanto riguarda una minore produzione di rifiuti e quindi un'educazione in questo senso da parte di tutta la collettività, anche con la possibilità di aumentare di molto la raccolta differenziata. Io l'ho fatto quando ero sindaco di Teramo, sono passato in 3 anni dall'8% al 39% di raccolta differenziata. Abbiamo il comune capoluogo che ha la raccolta differenziata più alta del centrosud, però nonostante ciò i nostri concittadini pagano una tassa molto alta, perché abbiamo una carenza negli impianti di smaltimento dei rifiuti. Io non ritengo le discariche il modo migliore per conferire rifiuti che pure residuano dopo una raccolta differenziata spinta, ritengo che la soluzione migliore siano questi impianti che abbiano la possibilità di avere un alto rendimento ma allo stesso tempo anche la capacità di produrre energia. Quindi sono sostanzialmente favorevole. Non la ritengo comunque la panacea. Se dovessero esserci altri sistemi più sostenibili dal punto di vista ambientale saremmo lieti di poterli prendere in considerazione, a patto che abbiano la stessa efficienza. Quello che bisogna evitare è la vergogna di Napoli. Se ci sono soluzioni migliori ai termovalorizzatori, no ai termovalorizzatori. Se ci sono soluzioni migliori: sì ai termovalorizzatori.



Dopo i tagli all'istruzione operati dal governo, lei come intende comportarsi, soprattutto per le piccole realtà montane che hanno delle scuole che potrebbero rischiare di scomparire?


Costantini - I comuni per sopravvivere hanno bisogno di poche cose, anzitutto di una scuola perché se in un piccolo comune chiude una scuola, chiude la scuola!

i piccoli comuni hanno bisogno di servizi pubblici efficienti: di un servizio di trasporto che funzioni.

Io sono per i piccoli comuni abruzzesi, che rappresentano uno straordinario patrimonio, da custodire e da conservare gelosamente, perchè continuino ad esistere.

Sono convinto che le famiglie che vivono in questi piccoli comuni, molto spesso, in condizioni di difficoltà, durante il periodo invernale debbano avere la possibilità ed il diritto pieno di continuare a vivere in questi territori, chiudere la scuola vuol dire ammazzare i comuni, vuol dire costringere i cittadini e le famiglie ad abbandonare quei comuni, vuol dire in qualche modo negare il diritto ai giovani di costruirsi un futuro.



Chiodi - No, questo è falso che rischiano di scomparire, perché il Decreto Gelmini, nonostante tutto quello che si dice facendo una propaganda falsa, non avrà nessuna valenza, per esplicita previsione della legge, per quei territori che rientrano nella comunità montane. Quindi in tutte quelle scuole che riguardano il territorio abruzzese, che sono la maggior parte, dato che nel territorio abruzzese rientra quasi tutto nelle comunità montane, il Decreto Gelmini non produrrà nessun effetto. Quindi state attenti a seguire la propaganda, alcune volte la propaganda non risponde alla verità.

Per quanto riguarda la gestione delle risorse idriche, visti i problemi degli ultimi anni, come opererà?


Costantini - Guardi, noi l’acqua l’abbiamo, il problema è che il sistema della gestione delle risorse idriche si è occupato troppo di politica e troppo poco di risolvere i problemi.

C’è stato un incremento delle tariffe che sarebbe dovuto servire per ammodernare il sistema distributivo e per ridurre le falle, oggi ci sono perdite nel sistema per la distribuzione dell’acqua nel nostro Abruzzo che sfiorano il 50% del totale.

Bisogna fare in modo che gli investimenti derivanti dalle tariffe che pagano i cittadini non vengano più utilizzati per alimentare i costi della politica, ma vengano utilizzati per l’ammodernamento delle reti e questo faremo attraverso l’istituzione di una unica società pubblica regionale, ripeto pubblica perché ne siamo conviti a differenza del PDL che la gestione dell’acqua debba restare pubblica e non possa più rispondere alle logiche del mercato e della concorrenza.

Siamo convinti che il management debba essere scelto attraverso criteri di merito e di competenza e non attraverso criteri di vicinanza politica o partitica.

Siamo convinti che la stessa retribuzione di questi manager debba essere legata alla loro capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Siamo pronti a mettere in campo una vera e propria rivoluzione che ci consentirà di superare l’emergenza idrica che molto spesso ed in molte località dell’Abruzzo, soprattutto nei mesi estivi, siamo costretti a vivere
Grazie grazie a lei.

Chiodi - E' una bella domanda. Noi abbiamo una situazione di dispersione forte rispetto a quella che è la nostra risorsa idrica fondamentale che ovviamente è l'acqua. Credo che sia un privilegio per l'Abruzzo il fatto di averne in buona quantità. Abbiamo dispersioni non solo di tipo fisico, molto elevate, ma abbiamo dispersioni anche di tipo amministrativo, cioé ci sono molti che utilizzano l'acqua e che non la pagano. Questo significa poi che altri invece che la pagano, sono costretti a pagare di più. Quindi dovremo lavorare attentamente per cercare di non disperdere quella che è una ricchezza fondamentale per il nostro territorio, ammodernando tutto quello che é il nostro sistema di captazione, evitando le dispersioni, e cercando poi di riportare moralità nella gestione degli enti d'ambito. Purtroppo gli enti d'ambito non sono enti inutili come alcune volte si dice: sono le persone che sono state messe negli enti d'ambito che sono persone inutili, e che molto spesso hanno determinato delle situazioni di gestione scandalose e che riguardano per esempio le politiche clientelari di assunzione non finalizzate invece alla tutela del bene pubblico.

lunedì 10 novembre 2008

EDITORIALE DI NOVEMBRE 2008

Caro lettore,
il 4 Novembre 2008 gli americani hanno deciso di affidare le sorti del loro paese al Senatore Barack Hussein Obama: 47 anni, avvocato, coniugato con Michelle e due figlie.
Figlio del “Mondo Sviluppato” e del “Mondo Sfruttato” allo stesso tempo.
Padre, si spera, di un ventunesimo secolo più giusto, più civile, più attento e rispettoso di quella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, firmata a Parigi il 10 Dicembre 1948.
Per Silvio Berlusconi, il nostro Presidente del Consiglio dei Ministri, Obama è “abbronzato”.
Per Maurizio Gasparri, Presidente dei Senatori del “Popolo delle Illibertà”: “con Obama alla Casa Bianca, Al Qaeda è più contenta!”.
Questi soggetti ci governano a Roma.
La Regione Abruzzo tra due settimane potrebbe essere affidata ad un coetaneo di Obama: un innovatore, un uomo capace, un politico pulito, sempre presente alle iniziative dei giovani.
L’economia troverà slancio grazie a finanziamenti ed aiuti tecnici per i futuri imprenditori, una politica economica realmente liberale romperà le catene del clientelismo e ci restituirà la dignità morale e culturale, consona ad una regione europea.
Si punterà sull’iniziativa privata, sulla fantasia ed il brio dei giovani abruzzesi, grazie anche allo snellimento della burocrazia ed all’informatizzazione degli Enti regionali.
La tecnologia del Wi-Max renderà gratuito ed accessibile internet a tutti.
Tutte queste cose verranno fatte davverò. A voi la scelta.

venerdì 7 novembre 2008

PER BERLUSCONI OBAMA E' "ABBRONZATO"!

CLICCANDO SUL TITOLO VI GUSTERETE IL VIDEO DI CORRIERE TV...SUL BATTIBECCO TRA LO PSICONANO ED UN GIORNALISTA AMERICANO!

ECCO COMUNQUE L'ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA:

Gaffe su Obama, Berlusconi
polemizza con un reporter Usa


BRUXELLES - Le dichiarazioni di Silvio Berlusconi su Barack Obama («è bello, giovane e abbronzato») sono state al centro di un vivace botta e risposta tra il premier italiano e un reporter americano (guarda il video). Nel corso della conferenza stampa del vertice Ue, Steve Scherer, un giornalista dell'agenzia di stampa americana Bloomberg, ha domandato al capo del governo italiano perché non chiedesse scusa al presidente eletto Barack Obama per le dichiarazioni fatte da Mosca. «Presidente, chiederà scusa a Obama?». «Ma per favore, per favore, chiedi piuttosto scusa tu all'Italia», è stata la replica.

«PER FAVORE, PER FAVORE... » - Alle domande incalzanti del giornalista americano («Presidente si rende conto che il suo commento su Obama è offensivo negli Stati Uniti? Perché non chiede semplicemente scusa?) il presidente del Consiglio ha prima replicato con una certa calma: «Vedo che anche tu ti sei messo nella lista di quelli che ho detto ieri...». Quindi ha aggiunto alzandosi e lasciando la sala: «Ma per favore, per favore chiedi scusa tu all'Italia...non c'è il senso del ridicolo». Berlusconi si è poi allontanato per fare rientro in Italia.

«NESSUNA PROTESTA FORMALE» - «Uno statista non fa così». È stato il commento di Steve Scherer. «Ho deciso di rispondere alle domande dei colleghi giornalisti perché sono stato chiamato imbecille e "messo in mezzo" a questa storia, ma non intendo presentare proteste formali», ha spiegato il reporter americano ad alcuni cronisti nella sala stampa del Consiglio europeo. «Quando Berlusconi dice una cosa, io la riporto, e in questo caso non c’è una questione politica ma semplicemente di cortesia. Bisognerebbe capire che i tempi cambiano: Berlusconi ha 72 anni e non ha ancora capito - ha osservato Scherer - che cosa ha significato l’elezione di Obama negli Stati Uniti». Aver «fatto incazzare» Berlusconi, ha detto ancora il cronista della Bloomberg, «per me è un onore: negli Stati Uniti il giornalismo è critica del potere, o meglio dell’abuso del potere. Il fatto che Berlusconi si sia alterato vuol dire che io, come giornalista, ho fatto il mio lavoro». Il premier italiano, ha osservato ancora Scherer, «ha parlato male, ha fatto una battuta delle sue, e non ha chiesto scusa; io ho cercato solo di dargli la possibilità di spiegarsi, e lui invece ha insistito». E a chi gli chiedeva se si sentisse intimidito dalla reazione del premier, il giornalista americano ha risposto: «No, non mi sento in pericolo».

«IMBECILLI» - In mattinata, il premier italiano era tornato sulle parole pronunciate giovedì su Obama. «Li conoscevamo già ma non pensavamo fossero così tanto imbecilli» ha detto il premier (lasciando Mosca e diretto a Bruxelles) rispondendo ai cronisti italiani che gli chiedevano il suo stato d'animo dopo la lettura dei giornali e le tante critiche piovutegli addosso. «È stata una battuta di carineria e anche spiritosa» ha ribadito il Cavaliere circa le frasi su Obama. «Tutta la sinistra ne è affascinata, è il messia» ha poi aggiunto Berlusconi, auspicando che per il prossimo presidente degli Stati Uniti non diventi poi troppo pesante avere tutta questa attenzione addosso.

7 NOVEMBRE 2008

L'IMPEGNO DEI GIOVANI

Cari lettori,
fra poco più di venti giorni, noi abruzzesi rinnoveremo il Consiglio Regionale ed eleggeremo soprattutto il nuovo Presidente della Giunta.
Il programma elettorale del candidato alla presidenza Carlo Costantini è stato prodotto attraverso il confronto con i cittadini.
Io voterò Carlo Costantini.
Questa è un'occasione unica per invertire la "rotta clientelare" tracciata dalla classe dirigente uscente, la stessa degli ultimi quindici anni. Sia l'Italia dei Valori che gli altri partiti del centro-sinistra hanno cercato di dare spazio a nuovi elementi, rinunciando alla candidatura da 15000 voti dell'Assessore Regionale uscente Donato Di Matteo, indagato nel recente "scandalo dell'Acqua".
Noi giovani dell'IDV avremmo voluto candidare uno di noi, almeno nel collegio provinciale di Pescara. Forse non eravamo pronti.
Il nostro impegno: c'è stato, c'è e ci sarà!
Nelle università e nei nostri ambienti facciamo campagna elettorale dalla scorsa primavera. Non ci siamo mai fermati.
Spero che i nostri dirigenti apprezzeranno il nostro impegno silenzioso e costante...offerto senza chiedere nulla in cambio!
Ciò è raro in politica e noi siamo una novità, anche in questo!

Dai Carlo!

sabato 1 novembre 2008

NOTIZIE DA ROUEN 3

Oh mio Dio non so nemmeno da dove devo cominciare. Come prima cosa vi racconto un' episodio che mi è capitato che mi ha lasciato alquanto sorpreso. Lo scorso week end sono andato con il mio corso di progettazione in gita nel Sud della Francia, in Germania e in Svizzera. Ci siamo fermati ad un autogrill (e per la precisione era un Agip) mi sono appoggiato ad una macchina che a dire il vero era anche piuttosto vecchia. A questo punto un mio amico si avvicina e mi dice di alzarmi perché la macchina non era la mia. Dato che comunque essendo un mio amico e non avendolo detto in maniera incazzata pensavo stesse scherzando, sono rimasto seduto sul cofano anteriore. Dopo 10 secondi passa una mia amica e guardandomi strano mi dice che non potevo sedermi. Allora collego i fatti e capisco che il mio amico di prima non stava scherzando, dunque ho chiesto spiegazioni e mi hanno detto che in Francia è gravissimo appoggiarsi ad una macchina perché costano tanto e si rovinano. Sinceramente sono rimasto molto perplesso, voglio dire, alle fine non ho mica il culo di piombo. E non ce l'ho nemmeno raschiante. E poi la macchina su cui mi ero appoggiato aveva almeno 40 anni. Va be è la loro cultura ed essendo in Francia non posso che prenderne atto. Parlando in maniera più precisa del viaggio, ho un sacco di riflessioni da fare. Innanzitutto mi lascia molto entusiasta il fatto che qui ogni corso di progettazione ti porta di norma a vedere musei e edifici in altre città, chiaramente la maggior parte delle spese le copre l'università. Diciamo che in linea di massima l'università finanzia il 70 % dell'esborso totale. Io sono stato fuori 4 giorni , 3 notti di pernotto, tutti i pasti pagati ad esclusione delle cene del secondo e terzo giorno, guida inclusa, ingressi a due musei già pagati dall' ecole, e in tutto ho speso una novantina di euro. Quindi come servizio mi sembra più che ottimo. Ma poi non vi dico quante cose ho visto in 3 giorni. Infatti al Prof. gli ho pure detto che non mi sembrava un' ecole, mi sembrava un esercito. Sveglia alle 5, partenza alle 7 (ed erano sempre le 7, mai un minuto di ritardo) però è stata un'esperienza bellissima, dal punto di vista umano e culturale. Il primo giorno siamo arrivati in una città al confine con la Germania per visitare LA SALINE ROYALE di CLAUDE NICOLAS LEDOUX, ovvero delle saline neoclassiche molto interessanti. E la cosa bella è che abbiamo dormito lì dentro. Il secondo giorno è stato quello più intenso: sveglia alle 4.50, alle 6.30 partenza direzione Mulhouse, un città nel sud della Francia al confine con la Germania e con la Svizzera. Qui abbiamo visitato un vecchio stabilimento industriale riconvertito in università fantastico, poi siamo andati a vedere dei vecchi magazzini industriali riconvertiti in appartamenti dall'architetto JEAN NEOUVEL. Ora di pranzo, direzione Reno al confine con la Germania per ammirare la centrale idroelettrica dell' Edf, ma non prima di aver visitato lo stabilimento della Ricola di HERZOG & DE MEURON ( quante caramelle ci hanno regalato). Che paesaggio fantastico c'era, tutto verde, il fiume grandissimo. Finito il pranzo su un prato affianco al fiume, ci siamo recati alla fondazione VITRA , dedicata al design. Qui c'erano degli edifici piccoli di alcuni architetti importanti. FRANK GHERY è sempre lo stesso, con i suoi edifici contorti; poi ho capito finalmente che ZAHA HADID la odio, non ci sta niente da fare. L'unico edifico che mi è piaciuto, davvero tanto, è stato quello di TADAO ANDO. Mi dava una sensazione di pace assoluta. C'era la sala conferenze con una parete completamente finestrata che affacciava sul prato, e io sono rimasto come un cretino un sacco di tempo ad ammirare il paesaggio, si aveva una percezione fantastica. Finita la visita siamo tornati a Mulhouse per dormire. La mattina dopo sveglia ad un orario più decente, alle 7. Partenza alle 8.30, direzione Basilea. Qui ho provato delle sensazioni fantastiche. Appena sono entrato in Svizzera era palpabile l'atmosfera ovattata. Non so perché ma ho provato da subito un benessere incalcolabile. Un paesaggio fantastico. Siamo arrivati alle porte di Basilea, in una zona molto verde per accedere alla FONDAZIONE BEYELER. Appena sono entrato vi posso dire che mi stavo mettendo a piangere, mi sono trovato di fronte ad una parete enorme con la scritta " VENEZIA" e a fianco un elenco di pittori, da Tintoretto a Monet. Praticamente c'era una mostra sulla città di Venezia appunto, per vedere come era stata rappresentata nel tempo, da Canaletto fino a Manet, Signac, Monet. Ed è li che ho pensato a quale patrimonio abbiamo in Italia, e come mi gonfiavo il petto, come mi sentivo orgoglioso di essere italiano. Finita la mostra su Venezia ho visitato le restanti sale della fondazione, dove ho trovato tutti i pittori moderni più famosi, da Kandisky a Picasso, da Braque a Mondrian, da Giacometti a Matisse,e tanti altri…E ironia della sorte mi sono ritrovato avanti al quadro di Monet che ritrae la Cattedrale di Roeun. È stata un'esplosione di cultura incalcolabile. E qui nella fondazione, che oltretutto è un'opera di RENZO PIANO, ho trovato un corridoio con un lato tutto finestrato che affacciava su un paesaggio fantastico,e anche qui mi sono soffermato a guardare fuori dalla finestra. Sembrava un cinema. Fantastico. Un'altra sala affascinante è stata quella con il riflesso dell'acqua sulla parete dov'erano esposti dei dipinti. Meraviglioso. Sempre nella fondazione si potevano acquistare delle opere di artisti contemporanei. Ed è qui che ho scoperto che per un quadro di Roy Lichtestain (forse il secondo artista pop up sicuramente dopo Andy Wahrol) si spendono solo intorno alle 1000 euro. Ho avuto la conferma che nel settore artistico si può e si deve investire. Un comune qualsiasi che vuole acquistare un'opera d'arte, anzi che vuole fare un' investimento perché col tempo sicuramente aumenta il valore dell'opera, penso che possa trovarli 1000 euro. Ma penso che possa permettersi anche di spendere una cifra molto più alta. Allora ecco che un comune di una media città, che può essere Foggia così come Pescara o Chieti, con una somma discreta può fornirsi di un patrimonio che col giro di qualche decennio acquisisce un valore inestimabile. Senza calcolare il flusso di turisti e studiosi che poi attirerebbe indirettamente un'esposizione delle opere. Ma purtroppo molti politici certe cose non le capiscono, sono troppo arcaici, sono troppo antichi, certe dinamiche non possono proprio capirle. Chiusa parentesi museo siamo andati al centro di Basilea. A questo punto vorrei sfatare il tabù secondo cui in Svizzera non si trova una carta a terra e le strade sono pulitissime. Non è vero, perché ho trovato quasi con la lente d'ingrandimento un pezzo di carta plastificata di 3 cm x 1cm… A parte il discorso della pulizia, ripeto, è proprio l'atmosfera svizzera che è ovattata, c'era una situazione idilliaca. Siamo andati ad un mercatino ad ora di pranzo dove stava tanta gente e dove c'erano un sacco di giostre per i bambini, e chiaramente anche molti bambini. Tutti in famiglia. Belle scene proprio. E poi le specialità culinarie, si sentiva un odore di carne vicino a certe botteghe. C'erano anche i venditori di caldarroste. Inoltre ho visto un sacco di bella gente, di bei ragazzi e di belle ragazze. Non so era bella proprio tutta la situazione. Chiaramente ho assaggiato la deliziosa cioccolata svizzera, e ne ho comprata un po' per l'amore mio. I venditori erano molto gentili, io poi mi dilettavo a parlare il tedesco, e come me la tiravo con i francesi che son rimasti colpiti dal fatto che sapessi parlare 3 lingue straniere. Infatti hanno fatto girare la voce e tutti che mi venivano a chiedere se parlavo 3 lingue, ed io chiaramente me la tiravo. Già sono un buffone di mio, poi mi offrono questi assist. A parte le battute devo dire però che ho avuto enormi difficoltà a parlare in tedesco, perché la mia testa pensa in francese, e quindi iniziavo un discorso in tedesco ma lo finivo in francese. E anche adesso che sto scrivendo, un due o tre parole le ho scritte in quest'ultima lingua prima di correggerle e riscriverle chiaramente in italiano. Continuando a parlare di Basilea ho visto un intervento di SANTIAGO CALATRAVA in un teatro che mi ha alquanto shockato. Enorme. Poi siamo saliti sul bus e abbiamo visto tutti gli edifici rilevanti della città, tra cui chiaramente dopo mie pressioni lo stadio, che è quello più bello che fino ad ora ho visto in vita mia. Il viaggio si può dire che dal punto di vista culturale sia finito col nostro ritorno a Mulhouse, perché poi la sera siamo usciti e il giorno dopo lo abbiamo passato completamente in viaggio. Dal punto di vista umano devo dire che è stato molto piacevole perché ho avuto la fortuna di trovare solo ragazzi simpatici e divertenti, e anche i professori sempre pronti allo scherzo. Più di una volta ci siamo trovati a ridere e scherzare insieme. Dunque devo dire che non mi poteva andare meglio, sotto tutti gli aspetti. E poi con il francese me la cavo troppo bene, a momenti mi cambiano la nazionalità. Chiusa la parentesi ecole, vi voglio raccontare una curiosità. Qui a Rouen ho un' amico di Terracina che abita in un villino situato in un cortiletto accanto ad una palazzina maestosa. Questa palazzina è stata la fortezza del partito nazista quando la Francia venne conquistata dalla Germania nella II guerra mondiale, e nello stabile dicono ci sia stato pure Hitler. Dunque io quasi tutti i giorni (e l'ultimo stasera stesso visto che sono andato a vedere le partite li) cammino dove circa 60 anni fa è stato il Fuhrer. Non è emozionante per il fatto in se, ma per la valenza storica, niente di più. Detto ciò vi saluto perché oggi la mail è davvero troppo lunga e sicuramente avrete gli occhi sbarrati adesso.


Un abbraccio dalla Francia


Con passione

Antonio Mancini