giovedì 18 settembre 2008

PER NON DIMENTICARE...

L'EPILOGO DELLO SCANDALO FIRA. SI CHIUDONO LE INDAGINI. SPERO L'ABRUZZO NON DIMENTICHI CHE LA LEGALITA' E' SEMPRE CONVENIENZA PER I CITTADINI...FIDIAMOCI DELLE PERSONE GIUSTE, DIAMO UNA REALE POSSIBILITA' A DEI NORMALI E SPERANZOSI RAGAZZI!

L'ARTICOLO E' DI PRIMADANOI.IT, CHE HA SEGUITO LA VICENDA IN MODO SCRUPOLOSO.


PESCARA. Il 27 ottobre del 2006 con l'arresto di 11 persone scoppiò lo scandalo Fira. A meno di due anni la Procura di Pescara, con la firma dell'avviso di conclusione delle indagini, ha chiuso l'inchiesta sulla Finanziaria Regionale ed sulla gestione dei finanziamenti pubblici erogati nel periodo 2002-2004.

Le indagini sono state coordinate dal Sostituto Procuratore, Filippo Guerra, che ha lasciato da qualche giorno la Procura di Pescara per quella di Gela (Caltanissetta), in cui resterà per sei mesi, rimanendo a tutti gli effetti magistrato a Pescara.
Le parti adesso possono presentare memorie difensive, poi toccherà al pm chiedere il rinvio a giudizio degli indagati.
Tra gli arrestati eccellenti l'ex presidente della Finanziaria Regionale, Giancarlo Masciarelli, nuovamente arrestato il 14 luglio 2008 nell'ambito dell'inchiesta su presunte tangenti nella sanità abruzzese.
Al centro dell’inchiesta Fira, Masciarelli sarebbe stato la mente dei molteplici illeciti emersi dalle indagini scaturite da un’altra indagine:quella sul raggiro presunto dei vecchi soci del pastificio Delverde.
A conti fatti Masciarelli sarà impegnatissimo nei prossimi mesi e di casa nei tribunali di Vasto, Pescara e Chieti dove si apriranno i diversi processi che lo vedono accusato.
Secondo quanto ipotizzato nelle indagini Fira, Masciarelli sarebbe stato a capo di un'organizzazione che avrebbe trasformato la Finanziaria regionale in una sorta di azienda privata, come fu messo in evidenza, subito dopo gli arresti, dal Procuratore della Repubblica di Pescara, Nicola Trifuoggi.
Nell'ambito della stessa inchiesta furono indagate una cinquantina circa di persone e denunciate 34. Diversi i reati contestati:associazione a delinquere finalizzata alla truffa, falso, malversazione di contributi pubblici, corruzione.
Insieme Masciarelli, furono arrestati vari imprenditori e dirigenti della Fira Abruzzo.
E, dunque, Paolo De Michele, considerato il braccio destro di Masciarelli; l'imprenditore di Altino (Chieti), Marco Picciotti; Silvio Cirone; Carolina D'Antuono; Giovanni Cirulli; Ivan Marinelli; Pietro D'Arcangelo; Barbara Picciotti; l'ex vice presidente della Fira, Vincenzo Trozzi; Domenico Grossi.
A causa di quell'inchiesta anche il mondo dell'informazione locale venne colpita e l'allora direttore del Centro Antonio Del Giudice rimosso dal suo incarico, ufficialmente per andare in pensione ma plausibilmente a causa di alcune intercettazioni durante le quali concordava il taglio di alcuni articoli con Masciarelli.
In totale, secondo gli inquirenti, la realizzazione dell'«ingegnoso disegno criminoso avrebbe fruttato al gruppo un indebito vantaggio patrimoniale stimato in oltre 16 milioni di euro». Durante le indagini sulla Fira ha preso il via anche l'inchiesta sulla cartolarizzazione dei debiti della sanità, il cui proseguo ha portato agli arresti dello scorso luglio.
Non sono mancati colpi di scena e giorni difficili dal momento dell'arresto, come l'episodio della cella tre Masciarelli, Picciotti, Cantagallo mai chiarito fino in fondo o le ingenti quantità di denaro sequestrate dai finanzieri.
In quei giorni l'allora presidente Ottaviano Del Turco richiamò tutti al delicato tema della «questione morale», disse che la Fira sarebbe stata sciolta e assicurava che sulle cartolarizzazioni era tutto in regola.
Nel corso dei mesi sono state sequestrate 16 automezzi in uso agli indagati, tra i quali una "Ferrari 360 Modena", una elegante imbarcazione Lupo (quella che doveva servire per risalire il fiume Danubio), proprietà terriere, palazzi nobiliari e quanto si trovava presso le sedi delle società e nelle abitazioni.
Quello dello scandalo Fira sarà ricordato nella storia della regione come il primo grande scandalo del nuovo secolo emerso quando ancora non si poteva immaginare il terremoto sulla sanità.

18/09/2008 16.33

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