mercoledì 7 maggio 2008

Presidenze...

Cari lettori,
nuove elezioni, nuovi vincitori, nuovi vinti e nuovi presidenti di Camera e Senato.
Il nostro partito si propone di superare le ideologie, si propone di dare allo Stato una funzione più pratica possibile ma senza rinunciare ai pilastri della democrazia quali la legalità, la pluralità, la libertà.
In base a questo mi dispiace ma non posso accettare che un ex missino, per di più ex segretario missino possa essere il Presidente della Camera dei Deputati, il padrone di casa a palazzo di Monte Citorio, edificio che ha ospitato l'assemblea costituente del 1946, non può e non doveva essere Gianfranco Fini. ll danno politico in torto alla storia è ormai stato fatto.
A coloro i quali potrebbero protestare contro la mia presa di posizione rispondo: danni allo Stato, leggi liberticide e di discriminazione razziale, guerre, milioni di morti. Chi li ha cagionati ?
Il Fascismo.
Per questo da liberale e democratico quale sono dico che ogni totalitarismo è nocivo all'individuo, dal comunismo al fascismo; dall'integralismo islamico a quello cristiano; il problema in Italia è che spesso ci si distrae durante la lezione di storia a scuola da ragazzi, ci si dimentica quindi che in Italia se c'è un movimento che la libertà l'ha tolta veramente al nostro popolo è stato il Fascismo, non altri.
Suonerà strano ma il "Gianfranco" lo preferisco al neo Presidente del Senato della Repubblica: Renato Schifani, siciliano, Berlusconiano della prima ora e un passato "professionale" poco chiaro.
Nel 1979 fu uno dei fondatori della siculabrokers, di cui è stato amministratore delegato e tra i soci c'era un certo Benny D'Agostino condannato per concorso esterno in associazione mafiosa e Nino Mandalà che, ancora in attesa di giudizio è accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso.
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei....

Virgo

sabato 3 maggio 2008

V2 - Day

Il 25 Aprile, anche a Pescara, i banchetti organizzati dai "Grillini" si sono prodigati per la raccolta delle firme in favore del referendum, proposto da Beppe Grillo, sulla libertà d'informazione.
Nello specifico, i quesiti referendari sono tre:
1) abolizione dell'ordine dei giornalisti;
creato nel 1925 da Benito Mussolini per controllare la stampa, oggi è strumento, a mio giudizio, per ostacolare la libera informazione, per togliere a molti cittadini la possibilità di esprimere a mezzo stampa la propria opinione, per limitare i tanti professionisti "scomodi" che sono poi quelli che tentano di fare davvero il loro dovere, tra mille difficoltà.
2) abolizione dei finanziamenti pubblici all'editoria;
sono tantissimi, i giornali di tiratura nazionale a ricevere i finanziamenti dallo Stato.
Noi italiani siamo costretti a pagare due volte il giornale: attraverso le tasse, anche se non acquistiamo nulla e in edicola quando scegliamo che giornale leggere.
Quanto una testata giornalistica guadagna, lo devono decidere i lettori: scegliendo o no di farne uso per informarsi. In Italia ormai, il fatturato di un giornale è "inquinato" dal finanziamento pubblico, che è richiesto dai singoli parlamentari, in poche parole, più deputati e senatori richiedono il finanziamento per quella testata, più alta sarà la cifra destinata alla cassa della redazione. Molti giornali di partito o "simpatizzanti" in realta sono quasi dei fantasmi, insomma, è difficile trovarli in edicola.
3) abrogazione della legge "Gasparri";
premetto che nel prossimo numero dedicherò un articolo intero a spiegarne i dettami.
Ecco la novella "pirandelliana"del ventunesimo secolo.
Nel 1999, a seguito di una sentenza della corte costituzionale che, determinava l'incostituzionalità per un editore televisivo di detenere più del 20% delle frequenze nazionali, Mediaset dovette rinunciare ai diritti sulle frequenze della terza rete: rete 4.
Un imprenditore, tal Di Stefano rilevo, a seguito di gara pubblica, tali diritti sull'etere.
Non si è mai data esecuzione (governativa) a tale assegnazione.
Nel 2003 il Ministro delle Comunicazioni Gasparri emanò un decreto, detto "salva rete4".
Non entrerò nel merito, perchè come ho già detto: questo argomento merita ampio spazio.
Una cosa però voglio dirla: la Corte Costituzionale ha bocciato tale legge, poi la Corte dei Conti, poi la Corte di Giustizia Europea.
Tra pochi giorni l'Italia sarà messa in mora dalla commissione europea e attraverso le tasse dovremo pagare 350 milioni di euro di multa al giorno. Tutto ciò per vedere rete4. Tutto ciò per far continuare a guadagnare (ingiustamente) Silvio Berlusconi.

I Giovani dell'Italia dei Valori, il 25 Aprile erano al fianco degli amici di Beppe Grillo e saranno sempre presenti, in tutte le occasioni di lotta pacifica per la libertà, la legalità e la democrazia.

Emanuele Mancinelli