sabato 1 novembre 2008

NOTIZIE DA ROUEN 3

Oh mio Dio non so nemmeno da dove devo cominciare. Come prima cosa vi racconto un' episodio che mi è capitato che mi ha lasciato alquanto sorpreso. Lo scorso week end sono andato con il mio corso di progettazione in gita nel Sud della Francia, in Germania e in Svizzera. Ci siamo fermati ad un autogrill (e per la precisione era un Agip) mi sono appoggiato ad una macchina che a dire il vero era anche piuttosto vecchia. A questo punto un mio amico si avvicina e mi dice di alzarmi perché la macchina non era la mia. Dato che comunque essendo un mio amico e non avendolo detto in maniera incazzata pensavo stesse scherzando, sono rimasto seduto sul cofano anteriore. Dopo 10 secondi passa una mia amica e guardandomi strano mi dice che non potevo sedermi. Allora collego i fatti e capisco che il mio amico di prima non stava scherzando, dunque ho chiesto spiegazioni e mi hanno detto che in Francia è gravissimo appoggiarsi ad una macchina perché costano tanto e si rovinano. Sinceramente sono rimasto molto perplesso, voglio dire, alle fine non ho mica il culo di piombo. E non ce l'ho nemmeno raschiante. E poi la macchina su cui mi ero appoggiato aveva almeno 40 anni. Va be è la loro cultura ed essendo in Francia non posso che prenderne atto. Parlando in maniera più precisa del viaggio, ho un sacco di riflessioni da fare. Innanzitutto mi lascia molto entusiasta il fatto che qui ogni corso di progettazione ti porta di norma a vedere musei e edifici in altre città, chiaramente la maggior parte delle spese le copre l'università. Diciamo che in linea di massima l'università finanzia il 70 % dell'esborso totale. Io sono stato fuori 4 giorni , 3 notti di pernotto, tutti i pasti pagati ad esclusione delle cene del secondo e terzo giorno, guida inclusa, ingressi a due musei già pagati dall' ecole, e in tutto ho speso una novantina di euro. Quindi come servizio mi sembra più che ottimo. Ma poi non vi dico quante cose ho visto in 3 giorni. Infatti al Prof. gli ho pure detto che non mi sembrava un' ecole, mi sembrava un esercito. Sveglia alle 5, partenza alle 7 (ed erano sempre le 7, mai un minuto di ritardo) però è stata un'esperienza bellissima, dal punto di vista umano e culturale. Il primo giorno siamo arrivati in una città al confine con la Germania per visitare LA SALINE ROYALE di CLAUDE NICOLAS LEDOUX, ovvero delle saline neoclassiche molto interessanti. E la cosa bella è che abbiamo dormito lì dentro. Il secondo giorno è stato quello più intenso: sveglia alle 4.50, alle 6.30 partenza direzione Mulhouse, un città nel sud della Francia al confine con la Germania e con la Svizzera. Qui abbiamo visitato un vecchio stabilimento industriale riconvertito in università fantastico, poi siamo andati a vedere dei vecchi magazzini industriali riconvertiti in appartamenti dall'architetto JEAN NEOUVEL. Ora di pranzo, direzione Reno al confine con la Germania per ammirare la centrale idroelettrica dell' Edf, ma non prima di aver visitato lo stabilimento della Ricola di HERZOG & DE MEURON ( quante caramelle ci hanno regalato). Che paesaggio fantastico c'era, tutto verde, il fiume grandissimo. Finito il pranzo su un prato affianco al fiume, ci siamo recati alla fondazione VITRA , dedicata al design. Qui c'erano degli edifici piccoli di alcuni architetti importanti. FRANK GHERY è sempre lo stesso, con i suoi edifici contorti; poi ho capito finalmente che ZAHA HADID la odio, non ci sta niente da fare. L'unico edifico che mi è piaciuto, davvero tanto, è stato quello di TADAO ANDO. Mi dava una sensazione di pace assoluta. C'era la sala conferenze con una parete completamente finestrata che affacciava sul prato, e io sono rimasto come un cretino un sacco di tempo ad ammirare il paesaggio, si aveva una percezione fantastica. Finita la visita siamo tornati a Mulhouse per dormire. La mattina dopo sveglia ad un orario più decente, alle 7. Partenza alle 8.30, direzione Basilea. Qui ho provato delle sensazioni fantastiche. Appena sono entrato in Svizzera era palpabile l'atmosfera ovattata. Non so perché ma ho provato da subito un benessere incalcolabile. Un paesaggio fantastico. Siamo arrivati alle porte di Basilea, in una zona molto verde per accedere alla FONDAZIONE BEYELER. Appena sono entrato vi posso dire che mi stavo mettendo a piangere, mi sono trovato di fronte ad una parete enorme con la scritta " VENEZIA" e a fianco un elenco di pittori, da Tintoretto a Monet. Praticamente c'era una mostra sulla città di Venezia appunto, per vedere come era stata rappresentata nel tempo, da Canaletto fino a Manet, Signac, Monet. Ed è li che ho pensato a quale patrimonio abbiamo in Italia, e come mi gonfiavo il petto, come mi sentivo orgoglioso di essere italiano. Finita la mostra su Venezia ho visitato le restanti sale della fondazione, dove ho trovato tutti i pittori moderni più famosi, da Kandisky a Picasso, da Braque a Mondrian, da Giacometti a Matisse,e tanti altri…E ironia della sorte mi sono ritrovato avanti al quadro di Monet che ritrae la Cattedrale di Roeun. È stata un'esplosione di cultura incalcolabile. E qui nella fondazione, che oltretutto è un'opera di RENZO PIANO, ho trovato un corridoio con un lato tutto finestrato che affacciava su un paesaggio fantastico,e anche qui mi sono soffermato a guardare fuori dalla finestra. Sembrava un cinema. Fantastico. Un'altra sala affascinante è stata quella con il riflesso dell'acqua sulla parete dov'erano esposti dei dipinti. Meraviglioso. Sempre nella fondazione si potevano acquistare delle opere di artisti contemporanei. Ed è qui che ho scoperto che per un quadro di Roy Lichtestain (forse il secondo artista pop up sicuramente dopo Andy Wahrol) si spendono solo intorno alle 1000 euro. Ho avuto la conferma che nel settore artistico si può e si deve investire. Un comune qualsiasi che vuole acquistare un'opera d'arte, anzi che vuole fare un' investimento perché col tempo sicuramente aumenta il valore dell'opera, penso che possa trovarli 1000 euro. Ma penso che possa permettersi anche di spendere una cifra molto più alta. Allora ecco che un comune di una media città, che può essere Foggia così come Pescara o Chieti, con una somma discreta può fornirsi di un patrimonio che col giro di qualche decennio acquisisce un valore inestimabile. Senza calcolare il flusso di turisti e studiosi che poi attirerebbe indirettamente un'esposizione delle opere. Ma purtroppo molti politici certe cose non le capiscono, sono troppo arcaici, sono troppo antichi, certe dinamiche non possono proprio capirle. Chiusa parentesi museo siamo andati al centro di Basilea. A questo punto vorrei sfatare il tabù secondo cui in Svizzera non si trova una carta a terra e le strade sono pulitissime. Non è vero, perché ho trovato quasi con la lente d'ingrandimento un pezzo di carta plastificata di 3 cm x 1cm… A parte il discorso della pulizia, ripeto, è proprio l'atmosfera svizzera che è ovattata, c'era una situazione idilliaca. Siamo andati ad un mercatino ad ora di pranzo dove stava tanta gente e dove c'erano un sacco di giostre per i bambini, e chiaramente anche molti bambini. Tutti in famiglia. Belle scene proprio. E poi le specialità culinarie, si sentiva un odore di carne vicino a certe botteghe. C'erano anche i venditori di caldarroste. Inoltre ho visto un sacco di bella gente, di bei ragazzi e di belle ragazze. Non so era bella proprio tutta la situazione. Chiaramente ho assaggiato la deliziosa cioccolata svizzera, e ne ho comprata un po' per l'amore mio. I venditori erano molto gentili, io poi mi dilettavo a parlare il tedesco, e come me la tiravo con i francesi che son rimasti colpiti dal fatto che sapessi parlare 3 lingue straniere. Infatti hanno fatto girare la voce e tutti che mi venivano a chiedere se parlavo 3 lingue, ed io chiaramente me la tiravo. Già sono un buffone di mio, poi mi offrono questi assist. A parte le battute devo dire però che ho avuto enormi difficoltà a parlare in tedesco, perché la mia testa pensa in francese, e quindi iniziavo un discorso in tedesco ma lo finivo in francese. E anche adesso che sto scrivendo, un due o tre parole le ho scritte in quest'ultima lingua prima di correggerle e riscriverle chiaramente in italiano. Continuando a parlare di Basilea ho visto un intervento di SANTIAGO CALATRAVA in un teatro che mi ha alquanto shockato. Enorme. Poi siamo saliti sul bus e abbiamo visto tutti gli edifici rilevanti della città, tra cui chiaramente dopo mie pressioni lo stadio, che è quello più bello che fino ad ora ho visto in vita mia. Il viaggio si può dire che dal punto di vista culturale sia finito col nostro ritorno a Mulhouse, perché poi la sera siamo usciti e il giorno dopo lo abbiamo passato completamente in viaggio. Dal punto di vista umano devo dire che è stato molto piacevole perché ho avuto la fortuna di trovare solo ragazzi simpatici e divertenti, e anche i professori sempre pronti allo scherzo. Più di una volta ci siamo trovati a ridere e scherzare insieme. Dunque devo dire che non mi poteva andare meglio, sotto tutti gli aspetti. E poi con il francese me la cavo troppo bene, a momenti mi cambiano la nazionalità. Chiusa la parentesi ecole, vi voglio raccontare una curiosità. Qui a Rouen ho un' amico di Terracina che abita in un villino situato in un cortiletto accanto ad una palazzina maestosa. Questa palazzina è stata la fortezza del partito nazista quando la Francia venne conquistata dalla Germania nella II guerra mondiale, e nello stabile dicono ci sia stato pure Hitler. Dunque io quasi tutti i giorni (e l'ultimo stasera stesso visto che sono andato a vedere le partite li) cammino dove circa 60 anni fa è stato il Fuhrer. Non è emozionante per il fatto in se, ma per la valenza storica, niente di più. Detto ciò vi saluto perché oggi la mail è davvero troppo lunga e sicuramente avrete gli occhi sbarrati adesso.


Un abbraccio dalla Francia


Con passione

Antonio Mancini

Nessun commento: