sabato 29 novembre 2008

CONFRONTO: COSTANTINI - CHIODI

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Come candidato Presidente come intende comportarsi per la realizzazione di Termovalorizzatori, inceneritori, Centro Oli?


Costantini - Ma, la mia contrarietà al centro oli di contrada Feudo è nota ma, è nota la mia contrarietà a tutti i centri oli. Io sono contro la politica di petrolizzazione dell’abruzzo, il governo nazionale, Berlusconi, ha deliberato che un pezzo del nostro Abruzzo sia destinato alla ricerca petrolifera ed all’estrazione del petrolio.

Io sono convinto che il futuro dell’Abruzzo non sia il futuro petrolifero, sono convinto che il centro oli di contrada Feudo non possa produrre ricchezza, ma possa produrre impoverimento della nostra economia.

Un centro oli per funzionare, ha bisogno di 877mila litri di acqua al giorno una quantità di acqua insostenibile per il nostro sistema .

Un centro oli produce una tonnellata e mezza di sostanze inquinanti in atmosfera.

Io sono evidentemente contrario, non da oggi o perché sono in campagna elettorale, la mia contrarietà risale ad almeno un anno fa, quando ho presentato un’interpellanza al Governo per rappresentare l’impossibilità e l’inadeguatezza di realizzare questo progetto.

Sono evidentemente anche contrario agli inceneritori.

II rifiuto rappresenta una risorsa da sfruttare attraverso la raccolta porta a porta, la differenziazione e la separazione del rifiuto, perché, attraverso il trattamento del rifiuto separato può nascere una nuova economia, possono nascere nuove imprese, nuove aziende che trattano il rifiuto e lo trasformano in materia prima e secondaria.

Abbiamo una dotazione sufficiente di discariche per smaltire i rifiuti per i prossimi sette o otto anni.

Io credo che il presupposto sia legato solo al raggiungimento degli standard nazionali ed europei di raccolta differenziata in Abruzzo, dobbiamo raggiungere la quota del 50-60% ed abbiamo in cassa, in regione i soldi per potenziare la raccolta differenziata, 7-8 anni di autonomia ci consentono di dire con chiarezza che in Abruzzo non si faranno gli inceneritori.

Gli inceneritori: inquinano, fanno male alla salute, disincentivano la raccolta differenziata e soprattutto non convengono neanche economicamente, perché c’è una quota del rifiuto, conferita ad un inceneritore che viene trasformata in polveri e ceneri, il rifiuto che da solido urbano si trasforma in rifiuto speciale tossico è nocivo e per smaltirlo si spendono ancora più soldi di quanti se ne spenderebbero per trattare il rifiuto solido urbano e quindi è una vera e propria truffa, serve all’imprenditore di turno che realizza l’impianto ma non fa bene ai cittadini e non produce ricchezza.

Guardi, c’è qualcuno da queste parti a Teramo che qualche mese fa ha proposto la chiusura dei comuni con meno di 5.000 abitanti io sono convinto che dal sistema dei piccoli comuni possa ripartire l’Abruzzo, possa ripartire l’Abruzzo che lavora, possa ripartire l’Abruzzo che promuove il turismo.


Chiodi - Sul Centro Oli credo che la mia posizione sia ufficiale, anche nel programma. Contrariamente a quello che ha ritenuto il centrosinistra per molti anni, soprattutto nel programma del Presidente Coletti candidato alla provincia e poi tanti, altri, noi riteniamo che non è assolutamente una straordinaria opportunità per l'Abruzzo. La nostra posizione non è favorevole, ci rammarichiamo soltanto del fatto che abbia fatto tutta quella strada la vicenda, quindi qualcuno dovrà risponderne quando sarà il momento, in termini politici. Non si può fare demagogia in campagna elettorale, e comportarsi per anni in modo assolutamente favorevole invece ad una realizzazione che noi riteniamo non utile per la nostra regione.

Per quanto riguarda i termovalorizzatori noi riteniamo che il ciclo integrato dei rifiuti sia una cosa complessa, che passa per un grande sforzo sia per quanto riguarda una minore produzione di rifiuti e quindi un'educazione in questo senso da parte di tutta la collettività, anche con la possibilità di aumentare di molto la raccolta differenziata. Io l'ho fatto quando ero sindaco di Teramo, sono passato in 3 anni dall'8% al 39% di raccolta differenziata. Abbiamo il comune capoluogo che ha la raccolta differenziata più alta del centrosud, però nonostante ciò i nostri concittadini pagano una tassa molto alta, perché abbiamo una carenza negli impianti di smaltimento dei rifiuti. Io non ritengo le discariche il modo migliore per conferire rifiuti che pure residuano dopo una raccolta differenziata spinta, ritengo che la soluzione migliore siano questi impianti che abbiano la possibilità di avere un alto rendimento ma allo stesso tempo anche la capacità di produrre energia. Quindi sono sostanzialmente favorevole. Non la ritengo comunque la panacea. Se dovessero esserci altri sistemi più sostenibili dal punto di vista ambientale saremmo lieti di poterli prendere in considerazione, a patto che abbiano la stessa efficienza. Quello che bisogna evitare è la vergogna di Napoli. Se ci sono soluzioni migliori ai termovalorizzatori, no ai termovalorizzatori. Se ci sono soluzioni migliori: sì ai termovalorizzatori.



Dopo i tagli all'istruzione operati dal governo, lei come intende comportarsi, soprattutto per le piccole realtà montane che hanno delle scuole che potrebbero rischiare di scomparire?


Costantini - I comuni per sopravvivere hanno bisogno di poche cose, anzitutto di una scuola perché se in un piccolo comune chiude una scuola, chiude la scuola!

i piccoli comuni hanno bisogno di servizi pubblici efficienti: di un servizio di trasporto che funzioni.

Io sono per i piccoli comuni abruzzesi, che rappresentano uno straordinario patrimonio, da custodire e da conservare gelosamente, perchè continuino ad esistere.

Sono convinto che le famiglie che vivono in questi piccoli comuni, molto spesso, in condizioni di difficoltà, durante il periodo invernale debbano avere la possibilità ed il diritto pieno di continuare a vivere in questi territori, chiudere la scuola vuol dire ammazzare i comuni, vuol dire costringere i cittadini e le famiglie ad abbandonare quei comuni, vuol dire in qualche modo negare il diritto ai giovani di costruirsi un futuro.



Chiodi - No, questo è falso che rischiano di scomparire, perché il Decreto Gelmini, nonostante tutto quello che si dice facendo una propaganda falsa, non avrà nessuna valenza, per esplicita previsione della legge, per quei territori che rientrano nella comunità montane. Quindi in tutte quelle scuole che riguardano il territorio abruzzese, che sono la maggior parte, dato che nel territorio abruzzese rientra quasi tutto nelle comunità montane, il Decreto Gelmini non produrrà nessun effetto. Quindi state attenti a seguire la propaganda, alcune volte la propaganda non risponde alla verità.

Per quanto riguarda la gestione delle risorse idriche, visti i problemi degli ultimi anni, come opererà?


Costantini - Guardi, noi l’acqua l’abbiamo, il problema è che il sistema della gestione delle risorse idriche si è occupato troppo di politica e troppo poco di risolvere i problemi.

C’è stato un incremento delle tariffe che sarebbe dovuto servire per ammodernare il sistema distributivo e per ridurre le falle, oggi ci sono perdite nel sistema per la distribuzione dell’acqua nel nostro Abruzzo che sfiorano il 50% del totale.

Bisogna fare in modo che gli investimenti derivanti dalle tariffe che pagano i cittadini non vengano più utilizzati per alimentare i costi della politica, ma vengano utilizzati per l’ammodernamento delle reti e questo faremo attraverso l’istituzione di una unica società pubblica regionale, ripeto pubblica perché ne siamo conviti a differenza del PDL che la gestione dell’acqua debba restare pubblica e non possa più rispondere alle logiche del mercato e della concorrenza.

Siamo convinti che il management debba essere scelto attraverso criteri di merito e di competenza e non attraverso criteri di vicinanza politica o partitica.

Siamo convinti che la stessa retribuzione di questi manager debba essere legata alla loro capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Siamo pronti a mettere in campo una vera e propria rivoluzione che ci consentirà di superare l’emergenza idrica che molto spesso ed in molte località dell’Abruzzo, soprattutto nei mesi estivi, siamo costretti a vivere
Grazie grazie a lei.

Chiodi - E' una bella domanda. Noi abbiamo una situazione di dispersione forte rispetto a quella che è la nostra risorsa idrica fondamentale che ovviamente è l'acqua. Credo che sia un privilegio per l'Abruzzo il fatto di averne in buona quantità. Abbiamo dispersioni non solo di tipo fisico, molto elevate, ma abbiamo dispersioni anche di tipo amministrativo, cioé ci sono molti che utilizzano l'acqua e che non la pagano. Questo significa poi che altri invece che la pagano, sono costretti a pagare di più. Quindi dovremo lavorare attentamente per cercare di non disperdere quella che è una ricchezza fondamentale per il nostro territorio, ammodernando tutto quello che é il nostro sistema di captazione, evitando le dispersioni, e cercando poi di riportare moralità nella gestione degli enti d'ambito. Purtroppo gli enti d'ambito non sono enti inutili come alcune volte si dice: sono le persone che sono state messe negli enti d'ambito che sono persone inutili, e che molto spesso hanno determinato delle situazioni di gestione scandalose e che riguardano per esempio le politiche clientelari di assunzione non finalizzate invece alla tutela del bene pubblico.

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