sabato 3 maggio 2008

V2 - Day

Il 25 Aprile, anche a Pescara, i banchetti organizzati dai "Grillini" si sono prodigati per la raccolta delle firme in favore del referendum, proposto da Beppe Grillo, sulla libertà d'informazione.
Nello specifico, i quesiti referendari sono tre:
1) abolizione dell'ordine dei giornalisti;
creato nel 1925 da Benito Mussolini per controllare la stampa, oggi è strumento, a mio giudizio, per ostacolare la libera informazione, per togliere a molti cittadini la possibilità di esprimere a mezzo stampa la propria opinione, per limitare i tanti professionisti "scomodi" che sono poi quelli che tentano di fare davvero il loro dovere, tra mille difficoltà.
2) abolizione dei finanziamenti pubblici all'editoria;
sono tantissimi, i giornali di tiratura nazionale a ricevere i finanziamenti dallo Stato.
Noi italiani siamo costretti a pagare due volte il giornale: attraverso le tasse, anche se non acquistiamo nulla e in edicola quando scegliamo che giornale leggere.
Quanto una testata giornalistica guadagna, lo devono decidere i lettori: scegliendo o no di farne uso per informarsi. In Italia ormai, il fatturato di un giornale è "inquinato" dal finanziamento pubblico, che è richiesto dai singoli parlamentari, in poche parole, più deputati e senatori richiedono il finanziamento per quella testata, più alta sarà la cifra destinata alla cassa della redazione. Molti giornali di partito o "simpatizzanti" in realta sono quasi dei fantasmi, insomma, è difficile trovarli in edicola.
3) abrogazione della legge "Gasparri";
premetto che nel prossimo numero dedicherò un articolo intero a spiegarne i dettami.
Ecco la novella "pirandelliana"del ventunesimo secolo.
Nel 1999, a seguito di una sentenza della corte costituzionale che, determinava l'incostituzionalità per un editore televisivo di detenere più del 20% delle frequenze nazionali, Mediaset dovette rinunciare ai diritti sulle frequenze della terza rete: rete 4.
Un imprenditore, tal Di Stefano rilevo, a seguito di gara pubblica, tali diritti sull'etere.
Non si è mai data esecuzione (governativa) a tale assegnazione.
Nel 2003 il Ministro delle Comunicazioni Gasparri emanò un decreto, detto "salva rete4".
Non entrerò nel merito, perchè come ho già detto: questo argomento merita ampio spazio.
Una cosa però voglio dirla: la Corte Costituzionale ha bocciato tale legge, poi la Corte dei Conti, poi la Corte di Giustizia Europea.
Tra pochi giorni l'Italia sarà messa in mora dalla commissione europea e attraverso le tasse dovremo pagare 350 milioni di euro di multa al giorno. Tutto ciò per vedere rete4. Tutto ciò per far continuare a guadagnare (ingiustamente) Silvio Berlusconi.

I Giovani dell'Italia dei Valori, il 25 Aprile erano al fianco degli amici di Beppe Grillo e saranno sempre presenti, in tutte le occasioni di lotta pacifica per la libertà, la legalità e la democrazia.

Emanuele Mancinelli

1 commento:

gennaro.gatto ha detto...

io ero a Torino....grande espressione di democrazia.